NUOTO

Harvey: ‘Drogata dopo le gare’. La Fina apre un’inchiesta

La ventiduenne canadese afferma di non ricordare nulla dell’ultima notte dopo la fine dei Campionati del mondo in Ungheria. ‘Mi sento in imbarazzo’

Epilogo con giallo ai Mondiali in acque ungheresi
(Keystone)
8 luglio 2022
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La Federazione internazionale di nuoto (Fina) ha deciso di avviare un’indagine dopo che la nuotatrice Marie-Sophie Harvey ha testimoniato sui ‘social media’ di essere stata drogata a sua insaputa al termine dei Campionati del mondo di Budapest, in Ungheria, a fine giugno. Sul proprio account Instagram la ventiduenne canadese afferma di essersi svegliata «completamente smarrita» il giorno dopo l’ultima notte in Ungheria, con «decine di lividi» sul corpo. «C’è una finestra di quattro-sei ore di cui non ho alcun ricordo» dice la Harvey, ricordando di aver festeggiato «in maniera ragionevole» la fine delle competizioni, ma poi di non ricordare più nulla. «Ho sentito frammenti di racconti da alcune persone» spiega la nuotatrice, pubblicando le foto delle sue ferite (dopo essersi risvegliata con una costola incrinata e una leggera commozione cerebrale) e aggiungendo di «sentirsi in imbarazzo».

In una nota ripresa dall’agenzia Afp, la Fina si è detta «profondamente preoccupata per il benessere della nuotatrice» e ha spiegato di essere in contatto con la federazione canadese e il comitato organizzatore ungherese per fare luce sull’accaduto. «Nel 2021, la Fina ha adottato misure per proteggere i nuotatori e un funzionario indipendente sarà incaricato d’indagare sulla questione», dicono dalla Federnuoto internazionale.

Ai Mondiali di Budapest Mary-Sophie Harvey era riuscita a salire sul podio con le compagne della staffetta 4 x 200, mettendosi al collo la medaglia di bronzo.