CICLISMO

Presentato il GP Ticino Banca Stato

L’unica gara ticinese aperta a tutte le categorie si disputerà domenica 17 luglio

7 luglio 2022
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L’eccesso di traffico viario è un tema su cui, ormai da anni, si dibatte parecchio quando si parla di ciclismo. E lo è stato dunque anche alla presentazione della 3a edizione del GP Ticino Banca Stato a Bellinzona. Le strade congestionate, infatti, sono un doppio nemico per il movimento cantonale del pedale. Da una parte – spiega l’addetto alla comunicazione Antonio Ferretti – il pericolo di incidenti non invoglia certo nessuno a mandare i propri figli a correre in bici. Dall’altra, le amministrazioni locali o cantonali – per non creare problemi agli utenti – sono sempre meno favorevoli a concedere agli organizzatori di gare i permessi per chiudere le vie di comunicazione. Tutto ciò ha provocato la cancellazione della quasi totalità delle gare ciclistiche che, fino a una ventina d’anni fa, si disputavano nella nostra regione. Il GP Ticino – in cartellone domenica 17 luglio e valido anche come campionato ticinese per U17 e U19 in campo maschile e femminile – è rimasta dunque l’unica competizione nostrana aperta a tutte le categorie.

Organizzata da Ticino Cycling e da vari velo club, questa gara si snoderà fra Riviera e Leventina, lungo un circuito con partenza e arrivo a Lodrino. Il tracciato – spiegano Adriano e Piero Alari (presidente e coordinatore generale) – sarà leggermente diverso rispetto a quello dell’ultima edizione: non ci sarà l’aeroporto di Lodrino, rivelatosi troppo discosto e poco attrattivo per il pubblico. La corsa (156 km per le categorie Elite, U23, Amateur e Master), grazie ai 10 passaggi totali dal traguardo di Lodrino sarà dunque più raccolta, più vicina alla gente e al villaggio-gara. L’unica salita sarà la Biaschina, asperità che i corridori riusciranno comunque a superare, come nel passato, a velocità piuttosto sostenuta.

Da segnalare che nella gara femminile Elite parteciperanno anche un paio di grossi nomi – atlete che militano nella Uae – fra cui la neoprofessionista ticinese Linda Zanetti. Ciò è possibile grazie ai buoni uffici di Rubens Bertogliati, che di quella formazione è il manager. A proposito, proprio giovedì ricorrevano 20 anni da quando il corridore luganese in Lussemburgo conquistò e difese per un paio di giorni una fantastica maglia gialla al Tour de France.

A salvare il movimento ciclistico dei giovanissimi alle nostre latitudini – fanno notare Fabio Schnellmann e Franz Gallati (presidenti rispettivamente di Ticino Cycling e Swiss Cycling) – c’è per fortuna la Kids Cup, manifestazione all’avanguardia ideata ormai 16 anni fa. Riunisce infatti ragazzi dai 6 ai 14 anni in gare su strada, ma anche di specialità meno pericolose (proprio perché praticate lontano dal traffico) come bmx, mountain bike e perfino competizioni in pista, che in mancanza di un autentico velodromo vengono disputate alle nostre latitudini sulle piste di atletica, di sera, con illuminazione artificiale e ambiente molto suggestivo. La multidisciplinarità praticata durante gli anni della formazione si sta rivelando sempre più importante: i migliori ciclisti su strada degli ultimi anni, infatti, sono spesso atleti cresciuti pedalando con ogni tipologia di bici e su ogni tipo di tracciato. Lo dimostrano assi come Sagan e Van der Poel, ma anche il ticinese Filippo Colombo che, poco prima di volare a Tokyo per disputare l’Olimpiade nella mountain bike, lo scorso anno prese parte proprio al GP Ticino. E che quest’anno, ad esempio, ha disputato su strada il Tour de Romandie.

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