L’olandese fa sua la 19esima tappa del Giro d’Italia precedendo il corridore elvetico e altri compagni di fuga. Tutto immutato nella generale
Non ha sconvolto la classifica del Giro d’Italia, anzi non l’ha cambiata per niente per quel che riguarda le prime posizioni, la 19esima tappa che lungo 178 km ha portato i corridori da Marano Lagunare all’arrivo in salita (dopo aver pure sconfinato in Slovenia e affrontato l’impegnativa ascesa sul Monte Kolovrat) del santuario di Castelmonte. Ad aggiudicarsi la frazione è stato l’olandese della Jumbo-Visma Koen Bouwman, bravo a leggere al meglio l’ultima curva prima del rettilineo finale e a precedere i compagni di fuga, tra i quali anche lo zurighese Mauro Schmid, alla fine secondo.
Giornata relativamente tranquilla per la maglia rosa Richard Carapaz (Ineos), che non ha avuto particolari problemi a controllare i tentativi di allungo dei suoi rivali diretti, precedendo persino sul traguardo (dove sono arrivati con poco meno di quattro minuti di ritardo dai migliori) nell’ordine l’australiano Jai Hindley (sempre staccato di 3 secondi nella generale) e lo spagnolo Mikel Landa (terzo a 1’05 dall’ecuadoregno).
Domani la penultima frazione, da Belluno alla Marmolada per quella che è probabilmente la tappa più dura di questa edizione della Corsa rosa con la scalata del Passo San Pellegrino, del Passo Pordoi (Cima Coppi) e del Passo Fedaia. Domenica si chiuderà invece con la cronometro di Verona.