tiri liberi

Sam imprecisa e poco lucida tanto in difesa quanto al tiro

Nella sconfitta in gara 2 troppo lo spazio concesso ai temibili neocastellani Fofana, Popovic e Colon, mentre nelle conclusioni è mancata la lucidità

Massagno-Neuchâtel il giorno dopo: assorbite nella notte, magari con gli incubi, l’adrenalina e la rabbia, si può guardare a gara 2 con un po’ più di distacco, soprattutto per capire come e dove si è sbagliato.

Sgomberiamo subito il campo e non attribuiamo certamente la sconfitta ai due tiri liberi sbagliati da Dusan Mladjan a 27" dalla fine. Al massimo si può dire che Dusan ha forzato un paio di conclusioni, non servendo un compagno libero, ma sappiamo che lui è fatto così, prendere o lasciare. A volte mette la tripla decisiva, a volte sbaglia. Ma quando si chiude una gara con 26/59 al tiro e si lasciano agli avversari ben 91 punti, ci pare ridicolo attribuire a quei due liberi la causa della sconfitta. Sarebbe un mettere un coperchio su una pentola alla quale è mancata… la pressione. Perché la difesa della Sam è stata deficitaria e solo in alcuni frangenti, vedi il recupero nel terzo quarto, la zona è stata efficace (perché sono funzionati meglio gli aiuti difensivi).

Questo aspetto tecnico è stato la palla al piede della Sam proprio perché, quando il Colon o il Fofana di turno battevano l’avversario diretto in uno contro uno, nessuno chiudeva o andava in aiuto, favorendo le conclusioni da sotto ai due. Giocatori questi che, appena hanno spazio, diventano mortali. In gara 1 Fofana era stato contenuto molto bene, zero punti, proprio perché non era mai riuscito a penetrare. Invece martedì ha trovato praterie. Se poi ci mettiamo la buona vena di Popovic (4/6), uno che di pallone ne spreca pochissimo ma che sa anche difendere, e un Morris con 7/13, la frittata è fatta. I 32 punti messi da James e Nikolic, 17 e 15, testimoniano come in mezzo all’area il Neuchâtel è molto fragile, anche perché Giddens – non certamente un fenomeno –, che ha commesso tre falli in 4’ rimanendo in totale meno di 9’ in campo, non ha sostituti. Ma Neuchâtel ha difeso bene di squadra, lasciando alla Sam solo 9 rimbalzi offensivi, contro i 3 dei neocastellani. La giornata storta dei tiratori scelti di Massagno (11/35 dei due Mladjan e Kovac), è stata l’ulteriore conferma di un gioco troppo poco lineare e logico, con conclusioni estemporanee e senza uomini in area a prendere rimbalzi, là dove era assente proprio Giddens.

Un’incapacità di lettura grave, come il fatto di non appoggiare il gioco sui giocatori difesi da Colon e Fofana quando erano gravati di quattro falli. Tutte letture che giocatori esperti dovrebbero saper fare. Ma quando manca la lucidità e non si vuole operare di squadra, è inevitabile pagarne il conto. Nulla è perduto, sia chiaro, ma la Spinelli deve ritrovarsi in fretta – leggasi per gara 3 delle semifinali in programma sabato in terra neocastellana – perché Neuchâtel ci crede eccome.