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Torna il Tamaro Trophy, tra novità e certezze

Sabato 26 e domenica 27 marzo andrà in scena la prima tappa della Ökk Bike Revolution su un percorso in parte inedito. Evento collaterale, la Velo Gusto

16 marzo 2022
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Dopo due anni di assenza dovuti alle restrizioni per la lotta al Covid-19, torna sul palcoscenico della mountain bike ticinese il Tamaro Trophy. Lo farà sabato 26 e domenica 27 marzo con la prima edizione dell’Ökk Bike Revolution, circuito voluto da Ralph Näf e Nino Schurter e che comprenderà, oltre a quella al Sud delle Alpi, pure le tappe di Coira (22-24 aprile) e Huttwil (23-25 settembre). Come di consueto, è il Ticino a dare il "la" alla stagione agonistica nazionale e lo fa proponendo diverse novità interessanti, sia per i professionisti del pedale, sia per chi la mountain bike la usa soltanto per diletto.

«In primo luogo ci tengo a ringraziare tutti coloro i quali si sono messi a disposizione per l’organizzazione di questo evento – afferma Marzio Cattani, presidente del Vc Monte-Tamaro e del comitato d’organizzazione –. Tutto pesa sulle spalle di volontari, disposti a sacrificare parte del loro tempo per garantire la riuscita di una manifestazione che al Ticino porta un indotto non indifferente».

E che necessita, altresì, di un budget importante… «Siamo attorno ai 150’000 franchi e racimolarli non è un gioco da ragazzi, in particolare in questo periodo. Ciò nonostante, siamo stati immediatamente d’accordo nel dar seguito alla proposta di Schurter e nell’imbarcarci in questa nuova avventura».

Nino Schurter che ha sempre apprezzato in modo particolare il tracciato del Tamaro, tant’è che nell’ottobre 2020, in una delle rare finestre di normalità concesse dalla pandemia, il grigionese aveva conquistato proprio nei boschi del Monte Ceneri, il titolo di campione europeo… «Purtroppo, però, quest’anno Nino non prenderà parte al Tamaro Trophy, in quanto impegnato in Sudafrica nella Cape Epic. Sarà peccato non vedere sfilare la maglia iridata, ma i campioni e le campionesse non mancheranno. In particolare in campo femminile. È infatti quella delle donne la gara più prestigiosa. Avremo la presenza del podio olimpico con Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand, le quali si giocheranno il successo in particolare contro la britannica Evie Richards, campionessa del mondo in carica, e la francese Loana Lecomte, dominatrice dell’ultima Coppa del mondo con ben quattro vittorie. Senza dimenticare l’olandese Anne Terpstra, numero 9 della classifica Uci. In campo maschile, per contro, da segnalare la presenza del numero uno Uci, Mathias Flückiger, del nostro Filippo Colombo, partito alla grande in questo primo scorcio di stagione, e dei francesi Titouan Carod e Thomas Griot».

Percorso nuovo a metà

Ma veniamo alle novità, iniziando dal percorso… «Dopo sette anni di Tamaro Trophy, mi frullava nella testa l’idea di un tracciato "reverse", vale a dire da percorrere in senso contrario rispetto alle abitudini. Siccome un "reverse" completo non era fattibile, è nata l’idea di dare comunque un’impronta nuova al tracciato. Abbiamo così costruito una traccia molto interessante e molto dura, attualmente in fase di ultimazione. Il dislivello non cambia molto, ma con i nuovi innesti abbiamo reso il percorso più esigente dal profilo fisico. Tra l’altro, vi è un passaggio che terremo segreto fino al giorno della gara. Complessivamente, direi che il 50% del percorso rappresenterà una novità, chi è stato abituato negli anni scorsi a pedalare sul tracciato tradizionale, troverà delle belle sorprese. Per quanto riguarda gli allenamenti, sarà possibile provare i 3,587 km dell’anello sabato 19 e domenica 20 marzo, ma siccome transita in parte su terreni di Arma Suisse, in settimana sarà vietato l’accesso».

Veniamo agli orari di gara… «Il Tamaro Trophy non è unicamente la prova degli élite maschili e femminili. In gara abbiamo tutte le categorie, 13 tra gli uomini e 8 tra le donne. Si inizierà sabato con le prove riservate ai più giovani (dagli U9 agli U17) e ai Masters. Ovviamente, i percorsi saranno adattati, per difficoltà e chilometraggio, alle varie categorie. Domenica si inizierà con le ragazze juniores alle 8.45, alle quali faranno seguito gli juniores alle 10.30. Alle 12.15 scatteranno le donne, le quali saranno foriere di un’ulteriore novità: rispetto al passato, la loro sarà una partenza separata, non più a ridosso della prova degli uomini, così da dare maggior risalto alla loro prestazione. Dopo sei giri e un totale di 24,210 km, lasceranno spazio all’ultima prova, quella degli élite, chiamati a percorrere 8 tornate per 32,220 km».

Alla scoperta delle prelibatezze del territorio

E, infine, le novità più… gustose: la Velo Gusto e la Velo Brunch: «Da tempo era nostra intenzione inserire un evento collaterale. L’abbiamo trovato in questa manifestazione che si sdoppia nella giornata di sabato (Velo Gusto) e nella mattinata di domenica (Velo Brunch). Il giro di sabato propone due percorsi, uno di 33 km (950 metri di dislivello), l’altro di 40 km (1’250 metri di dislivello) che sale fino alla Cima di Medeglia, ovviamente più impegnativo dal profilo fisico, ma che offre paesaggi mozzafiato. La pedalata sarà allietata da sei punti di ristoro-degustazione. Il costo è di 80 franchi a partecipante. Domenica, invece, esploreremo la parte sud del Monte Ceneri (17 km, per 340 metri di dislivello) e chiuderemo la mattinata con un aperitivo alla Casa dei Landfogti a Rivera (40 franchi)».

Due parole anche sulle modalità di iscrizione… «Sia per le gare, sia per la Velo Gusto è possibile iscriversi e trovare tutte le necessarie informazioni direttamente sul sito www.tamarotrophy.ch. Per quanto riguarda gli eventi collaterali, saremmo felicissimi se arrivassimo a 200 partecipanti. Nel caso in cui ve ne fossero 1’000, vorrà dire che qualche santo provvederà… Sarebbe un problema non da poco a livello organizzativo, ma dimostrerebbe altresì quant’è forte sul territorio la richiesta per eventi del genere. Per quanto riguarda le gare, attualmente gli iscritti si aggirano attorno a 450, ma contiamo di poter arrivare fino a 600 grazie alle adesioni degli ultimi giorni».