Non prenderanno parte ai Mondiali di Belgrado (indoor) e Eugene. Sanzioni anche nello sci e nel pattinaggio. Pavlyuchenkova: ‘Sono contro la guerra’
Proseguono le prese di distanza dallo sport russo quale ritorsione contro l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca. La federazione internazionale d’atletica ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti gli atleti russi e bielorussi da ogni competizione. World Athletics si è dunque allineata alle indicazioni del Cio. Nessun russo o bielorusso prenderà parte ai Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo), né a quelli all’aperto previsti a Eugene (Oregon) nel prossimo mese di luglio.
Esclusi anche tutti quegli atleti che dal 2015 a oggi avevano gareggiato sotto bandiera neutra, dopo la sospensione della federazione russa da parte di World Athletics per motivi di doping.
E la scure della sospensione è caduta pure sugli sciatori. La federazione internazionale (Fis) ha annunciato che russi e bielorussi non parteciperanno alle prove previste da qui al termine della stagione, nell’alpino come in tutte le altre discipline, in particolare quelle nordiche. La Fis ha inoltre deciso di sostenere gli atleti ucraini sul piano finanziario, logistico e tecnico fin quando non sarà loro possibile rientrare in patria.
L’unione internazionale di pattinaggio (Isu) ha dichiarato tutti i russi e bielorussi persone non grate. Le misure entrano in vigore con effetto immediato e fino a nuovo ordine. La sospensione vale per il pattinaggio artistico come per quello di velocità e lo short-track.
Ultima atleta in ordine di tempo a pronunciarsi, la tennista Anastasia Pavlyuchenkova ha affermato di opporsi alla guerra: «Gioco a tennis fin da bambina, ho sempre rappresentato la Russia che è casa mia e il mio Paese. Ma ora ho paura, come i miei amici e la mia famiglia. Ma non ho però paura di esprimere la mia opinione: sono contro la guerra e la violenza».
La 30enne russa, numero 14 della classifica Wta, si è però detta impotente di fronte a quanto sta succedendo... «Non sono una politica né una personalità pubblica, non ho alcuna esperienza in questo campo. Posso solo esprimere il mio personale disaccordo e parlarne in modo trasparente».
Atp, Wta e Itf non hanno ancora preso posizione in merito a un’eventuale esclusione dei tennisti russi e bielorussi.