Il sorteggio libero è anacronistico e sfavorisce troppo le squadre di categoria inferiore. Domani in campionato torna in campo (a Monthey) la Sam Massagno
I risultati di Coppa Svizzera hanno messo in evidenza, una volta di più, come sia anacronistico continuare nella direzione dei sorteggi liberi. Lo diciamo, inascoltati ovviamente, da anni. In virtù di non si sa bene quale spirito sportivo, si continuano a penalizzare le squadre di categoria inferiore e, nel contempo, a limitare le fortune delle compagini di Lna che nella Coppa potrebbero trovare un lumicino di successo. Per le squadre dalla Lnb in giù, la Coppa non ha alcun senso: un tempo, almeno, sui campetti di periferia accorrevano centinaia di spettatori per vedere lo Yelveron o il Raga di turno che approdava lì per la Coppa: oggi non corre certamente nessuno per vedere un George o un Tutonda o un Criswell, quando gli stessi tifosi di Lna vanno in palestra a sostenere la propria squadra col contagocce. Eppure si continua e allora ci sono risultati come Goldcoast-Monthey, 50-116 o Veyrier-Nyon, 48-98 che certamente hanno fatto la felicità di chi ama il basket. Ma per favore! Già un risultato come Olympic-Swiss Central, due squadre di Lna, 114-54, lascia più che perplessi, ma per lo meno in campo sono scese due compagini di pari categoria e gli stessi Swiss Central erano reduci dall’estromissione dei Lions a Ginevra. Dunque la sconfitta di 60 punti può avere delle attenuanti ben diverse da quelle che hanno definito il risultato scontatissimo quanto assurdo, delle altre due gare citate sopra.
Pensare che sia utile alla propaganda del basket continuare a procedere in questa direzione, quando il basket latita alla grande, è farsi del male. Del resto basta guardare quanto poco spazio sia stato dato alla Coppa Svizzera da parte dei media in generale: e si parlava dei quarti di finale, non dei trentaduesimi. Ulteriore segno evidente che la visibilità che si vuole dare al nostro sport è sempre più in calo.
Alle porte, vale a dire a fine mese, va in scena la Swissbasketball Cup con la Final Four a Montreux che prevede Massagno contro Neuchâtel e Olympic contro Ginevra nelle semifinali di sabato. Lo scorso anno questa Coppa si è svolta praticamente a porte chiuse, in un ambiente che era tutto fuorché di festa dello sport: ma, in clima di pandemia, era già stato qualcosa che si giocasse. Quest’anno le cose dovrebbero andare meglio, perché l’accesso sarà certamente codificato da regole severe ma, per lo meno, il pubblico ci potrà essere, anche se ci dovrebbe essere una limitazione mirata per ogni club. Ma, almeno, avremo una sfida fra le migliori quattro della stagione e lo spettacolo dovrebbe essere garantito, sempre che qualche quarantena non venga a rovesciarne i contenuti.
Per Massagno è un rientro in campo dopo un mese di assenza e per Gubitosa una importante gara che precede quella di sabato a Boncourt. Ancora molti dubbi sull’impiego di Juwan James il cui infortunio al piede presenta tempi lunghi di recupero. L’obiettivo è decisamente quello di averlo in campo a fine mese nelle Final Four di Monthey, per cui non si correranno inutili rischi. Il Lugano di Nikolic dovrà pazientare. I lucernesi dello Swiss Central sono infatti finiti in quarantena.