RALLY RAID

Il trionfo di Al-Attiyah, ma la Dakar è in lutto

Quarto successo del principe del Qatar, davanti a Loeb e ad Al-Rajhi. Ma la corsa piange la morte di Quentin Lavallée, ventenne meccanico francese

Si era già imposto nel 2011, nel 2015 e nel 2019 (Keystone)
14 gennaio 2022
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Il venerdì è il gran giorno di Nasser Al-Attiyah, il principe del Qatar che mette in bacheca la sua quarta edizione della Dakar, dopo quelle vinte nel 2011, 2015 e 2019: è l’esito della giornata conclusiva in Arabia Saudita, dopo una dodicesima tappa vinta dall’Audi di Stéphane Peterhansel e conclusasi nella seconda città più importante del Paese, Gedda, segnata però anche dal grave incidente costato la vita a un giovane meccanico, il ventenne francese Quentin Lavallée, vittima di un incidente d’auto mentre si stava recando alla zona del traguado.

Anche stavolta, insomma, Al-Attiyah non ha rivali. E dopo aver vinto il prologo e la prima tappa, arrivando ad accumulare fino a 58 minuti di vantaggio, ha amministrato il margine, chiudendo davanti al campione alsaziano Sébastien Loeb (Prodrive), staccato di 27’46”, e al saudita Yazeed Al-Rajhi (Toyota), finito a 1 ora 1’13”.

Nelle moto, invece, a trionfare è stato il 32enne britannico Sam Sunderland (GasGas), al suo secondo successo dopo quello del 2017 in Sud America. Alle sue spalle, 3’27”, è finito il cileno Pablo Quintanilla (Honda), vincitore della frazione finale, mentre a 6’47” è arrivato l’austriaco Matthias Walkner, su Ktm.

Il dramma di Quentin. ‘Non ha potuto evitare lo scontro’

Come detto, l’ultima giornata della Dakar è stata segnata dal tragico incidente in cui ha perso la vita Quentin Lavallée, capo meccanico alla PH Sport, mentre al termine dell’ultima speciale si stava dirigendo a Gedda, in zona traguardo. Sulla vettura si trovava anche un belga, Maxime Frère, rimasto a sua volta ferito, e subito elitrasportato all’Ospedale delle Guardie nazionali di Gedda. «Stavamo attraversando un villaggio al termine dell’ultima speciale, quando un camion ha tagliato la strada alla vettura di Quentin senza preavviso e lui non ha potuto evitare lo scontro – spiega Bernard Piallat, il team manager di PH Sport, al “Journal de la Haute-Marne” –. Quando abbiamo appreso dell’incidente abbiamo fatto marcia indietro, ma quando siamo arrivati noi sul posto c’erano già i medici dell’organizzazione».

Quanto all’altro occupante della vettura, si legge nella nota della Dakar, «la verifica delle sue condizioni è in corso».