Nei boschi della Baviera, i rossoblù hanno battuto tutti (anche le vespe), recuperando nella prova individuale
Con una impressionante prestazione nella prova individuale, la selezione Ticino di corsa d’orientamento si è imposta nel Trofeo Arge Alp di corsa d’orientamento, disputato nel weekend nei boschi della Baviera. La selezione rossoblù ha recuperato nella prova individuale il ritardo di sei punti sui bavaresi, accumulato più per sfortuna che per demerito nella competizione iniziale di staffetta. Sui tracciati della staffetta i più giovani gareggianti sono incappati in un nido di vespe, che ha costretto diverse formazioni a sospendere la corsa per ricorrere alle cure dei sanitari. Alcune squadre ticinesi non hanno così potuto concludere la prova, sicché il team di casa si è trovato inaspettatamente in testa alla classifica provvisoria dopo la prima giornata di gara.
I ragazzi ticinesi, seppur con qualche timore di addentrarsi nel bosco per la paura di ritrovarsi preda delle vespe, si sono poi ampiamente rifatti nella competizione individuale, centrando il bersaglio pieno in sei categorie e realizzando in molti casi una doppietta sul podio. Non da meno sono stati i loro colleghi delle classi di età over 35, che hanno collezionato quattro vittorie di categoria, consentendo al Ticino di totalizzare 151,5 punti, che hanno portato il punteggio complessivo a 257,5 punti e assicurato alla delegazione rossoblù il diciassettesimo successo nel Trofeo Arge Alp. Secondi i padroni di casa bavaresi (27,5 punti di distacco) e terzi gli orientisti del Trentino; mentre la formazione sangallese, con la quale il Ticino si era confrontato nelle scorse edizioni per il primato, si è dovuta accontentare del quarto posto.
Cinquecento erano gli atleti al via, in provenienza dalle dieci regioni della comunità alpina Arge Alp (Ticino, S. Gallo, Grigioni per la Svizzera; Alto-Adige, Trentino e Lombardia per l’Italia; Bayern per la Germania; Tirolo, Vorarlberg e Salisburgo per l’Austria) e dalle regioni ospiti di Turgovia e Baden Württemberg. Fra di loro alcune individualità di valore, come il sangallese Martin Hubmann pluricampione mondiale ed europeo di staffetta, che si è facilmente concesso la vittoria fra gli HE, dove si è mosso molto bene il malcantonese Siro Corsi, terzo con un distacco di solo 1’22’’.
Il settore femminile élite è stato dominato dalle due ticinesi dei quadri nazionali rossocrociati, Elena Pezzati ed Elisa Bertozzi (prima e seconda nell’individuale), che hanno pure trascinato la staffetta ticinese, completata da Martina Rizzi, a ripetere il successo del 2019 a Savognin. La staffetta élite ticinese maschile è inciampata in una punzonatura sbagliata di Tommaso Besomi in prima frazione, che ha posto fuori classifica anche i compagni Reto Corsi e Manuele Ren, a lungo al comando della gara.
Staffetta: H 14: Nathan Bianchi, Pietro Enrile, Liam Malnati; H 18: Gioele Chiodoni, Matteo Bertozzi, Elia Ren; H 45: Gigi Pedrini, Stefano Castelli, Stefano Maddalena; DE: Elisa Bertozzi, Martina Rizzi, Elena Pezzati; D 18: Emma Kocsis, Giulia Maddalena, Valentina Quadri; D 55: Graziella Quadri Kocsis, Silvia Zemp, Marzia Beltraminelli.
Prova individuale: H 12: Federico Bonini; H 14: Liam Malnati: H16: Matteo Bertozzi; H 50: Stefano Maddalena; D 12: Sara Bomio-Pacciorini; D 18: Giulia Maddalena; D 20: Alice Maddalena; DE: Elena Pezzati; D 50: Tulla Spinelli; D55: Graziella Quadri Kocsis; D 60: Silvia Zemp Campana.