Ad Athletissima nei 100 m la giamaicana con un incredibile 10"60 ha battuto di 4 centesimi la campionessa olimpica Thompson. Sesta in 10"97 Ajla Del Ponte.
Era la gara più attesa e non ha tradito le aspettative. I 100 metri femminili a Losanna mettevano in scena in pratica una riedizione della finale olimpica di Tokyo, con sette delle otto migliori velociste in Giappone presenti alla Pontaise. A prendersi una bella rivincita è stata la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, che sfruttando il vento favore di 1,7 metri al secondo con un incredibile 10"60 (terzo tempo della storia, record del meeting e, a 34 anni, personale) ha battuto di quattro centesimi la connazionale Elaine Thompson-Herah, fresca campionessa olimpica che ai Giochi l'aveva relegata al secondo posto. Terza in 10"92 un'altra giamaicana, Shericka Jackson, mentre si è dovuta "accontentare" del sesto rango la ticinese Ajla Del Ponte. La 25enne valmaggese ha comunque disputato un'ottima gara, chiudendo ancora una volta sotto gli 11 secondi e più precisamente con lo stesso tempo che a Tokyo le ha regalato il quinto posto olimpico, ossia 10"97 (il suo personale nonché record svizzero è di 10"90). Subito alle sue spalle, proprio come nella finale a cinque cerchi, l'altra elvetica, Mujinga Kambundji, la quale ha fermato il cronometro in 11"01.
La ticinese e la bernese assieme a Kora e Dietsche hanno poi chiuso seconde in 42"47 (3 centesimi dietro alla Gran Bretagna) la staffetta 4x100 m che è stata anche l'ultima gara alla Pontaise di Lea Sprunger, la quale chiuderà la carriera il 14 settembre al Galà dei Castelli di Bellinzona.
Altra grande protagonista della fredda (meno di 20 gradi) serata vodese è stata la campionessa olimpica del salto triplo Yulimar Rojas. La venezuelana (che già detiene il record del mondo con 15,67 m) ha infatti fatto suo il concorso ottenendo due misure omologabili di 15,52 e 15,42 metri (è pure volata a 15,56 m ma con un vento troppo favorevole di 3,5 m/s), ossia la seconda e la quarta miglior performance della storia.
Bello spettacolo anche nei 110 m ostacoli con il rossocrociato Jason Joseph capace di chiudere secondo alle spalle dell'americano Devon Allen (13''07) con un ottimo 13"11. Un tempo che avrebbe permesso al renano di migliorare di un centesimo il già suo primato svizzero se non fosse stato per il vento anche in questo caso eccessivamente a favore (+2,9).
Nemmeno le difficili condizioni meteo sono invece riuscite a impedire al colosso statunitense Ryan Crouser (campione olimpico in carica e detentore del record del mondo) di conquistare il successo lanciando il peso a 22,81 m al primo tentativo.
Chi per contro ha deluso le attese è il fenomeno norvegese Karsten Warholm, il quale dopo aver lasciato a bocca aperta il mondo a Tokyo con il nuovo record mondiale dei 400 m ostacoli in 45"94, a Losanna sulla stessa distanza ma senza ostacoli è riuscito a correre solamente di 43 centesimi più veloce, chiudendo al quarto posto la gara vinta dall'americano London in 45"17. Solo settimo e ben lontano dal suo personale di 45"02 il ticinese Ricky Petrucciani, che ha fermato il cronometro in 46"42.