Liz Cambage, cestista australiana bronzo a Londra 2012, getta la spugna: ‘Ho troppi attacchi di panico’
Il 'terrore' per la bolla anti-Covid ha spinto a rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo Liz Cambage, una delle leader della nazionale australiana di basket, arrivata al bronzo a Londra 2012 e all'argento iridato nel 2018. «Non è un segreto che nel passato abbia lottato con la mia salute mentale e di questi tempi mi preoccupa molto il fatto di trasferirmi in una 'bolla' olimpica. Niente famiglia. Niente amici. Niente tifosi. Nessun sistema di supporto al di fuori della mia squadra. Onestamente per me è terrificante» s giustifica la quasi trentenne, di ruolo centro, che nei mesi scorsi è tornata a giocare nella Wnba americana con le Las Vegas Aces dopo aver ottenuto un'esenzione medica nella stagione 2020 disputata in un'unica sede senza contatti con l'esterno per le restrizioni per il Covid. «Nel mese scorso ho avuto attacchi di panico, non ho dormito e mangiato. Ora non voglio tornare a prendere ogni giorno medicinali per controllare la mia ansia. Specialmente partecipando a una competizione sul più importante palcoscenico sportivo al mondo. Conosco me stessa e so che non posso essere la Liz che tutti meritano di vedere giocare con l'Australia. Non adesso almeno. Ho bisogno di prendermi cura di me stessa mentalmente e fisicamente».
Il capo della missione australiana, Ian Chesterman, in una nota ha spiegato di comprendere la scelta della giocatrice. «Liz ha dato un enorme contributo alla squadra olimpica Australiana in due edizioni dei Giochi. Rispettiamo la sua decisione e le auguriamo di tornare in piena salute».