Nella long distance iridata, Elena Roos non va oltre la sedicesima posizione. Al maschile argento per Kyburz
Troppo stanca fisicamente per entrare nella lotta per le medaglie, la ticinese Elena Roos conclude al sedicesimo rango la gara long dei Campionati mondiali di corsa d’orientamento, in Cechia. In difficoltà già all’inizio del tracciato, la Roos si fa recuperare dalla russa Natalia Gemperle, che finirà seconda, ma non riesce a tenerne il ritmo, e al quindicesimo punto di controllo dei venti assegnati alle ragazze, perde anche lucidità e non riesce a reperire correttamente il punto di controllo. Dalla settima posizione parziale scivola così alla sedicesima, che mantiene fino al traguardo.
Inutile dire che l’oro è andato alla svedese Tove Alexandersson, che ha fatto corsa a sé. L’onore delle ragazze rossocrociate è stato salvato da Simona Aebersold, che si è assicurata la medaglia di bronzo, la quarta di questi Campionati. A lungo la Aebersold ha occupato la seconda posizione parziale in classifica, ma come la Roos è stata vittima del quindicesimo punto, che le ha fatto perdere i 30 secondi di vantaggio sulla Gemperle e la medaglia d’argento. La terza ragazza svizzera al via, Sabine Hauswirth ha realizzato una prestazione discreta, ma poco coraggiosa, e termina al dodicesimo rango finale.
Se per la Roos la delusione è grande, per Simona Aebersold c’è solo il rammarico per l’errore al punto di controllo 15 (definito dai commentatori “la trappola svizzera” o il triangolo delle Bermuda rossocrociato), che ha cambiato il colore della sua medaglia. La Roos torna in Ticino con le medaglie di staffetta, bronzo in quella mista dello sprint e argento in quella femminile del bosco, mentre la Aebersold colleziona 4 medaglie; oltre alle due di staffetta, anche due bronzi individuali, nella distanza media e nella distanza classica o long.
Nella gara long maschile, vinta dal norvegese Kasper Harlem Fosser, l’argoviese Matthias Kyburz ha conquistato la medaglia d’argento grazie ad una gara accorta, dopo un avvio stentato, corsa in parallelo con il vincitore e trascinando senza volerlo l’altro norvegese Magne Daehli, che si è limitato a seguire i due battistrada, prendendo l’iniziativa solo nei tre punti di controllo finali, quando si è trattato di scalzare il rossocrociato Daniel Hubmann dal podio. La Svizzera piazza i suoi quattro orientisti fra i primi sette; dietro allo sfortunato Daniel Hubmann, quarto a soli 17 secondi dal podio, Martin Hubmann è sesto e Florian Howald è settimo. Nessuno di loro è riuscito nell’ultima giornata di gara a contrastare la freschezza del giovanissimo Fosser, autore di una settimana di gare perfetta, coronata dall’oro nella distanza classica, la prova regina dei campionati. Con le due medaglie nella distanza lunga, la Svizzera centra l’obiettivo previsto di conquistare sei medaglie.