Senza Nikolic e Steinmann i ticinesi mettono sotto gli Starwings, al termine di una gara avvincente. Cabibbo: 'Contenti per i ragazzi e la società'
La vittoria… impossibile. È quella ottenuta dai Tigers, senza Nikolic e Steinmann, contro gli Starwings per 89-83, dopo una gara avvincente sul piano agonistico, mettendo da parte tecnica e altro. La squadra di Cabibbo, l’artefice primo di questo successo per come ha preparato la squadra, è riuscita a mettere al muro i basilesi con un solo straniero, Jackson, un esperto marpione, Aw, due “anziani” come Stevanovic e Bracelli e quattro giovanissimi che assieme hanno dato tutto sul campo. Un gioco veloce in attacco, una difesa a zona per arginare i rimbalzi, 28 a 42 alla fine, ma capaci di tirare con il 54%, 59% da 2, 23/39, e il 45% da 3, 10/22, contro avversari che hanno avuto un 45% globale, 6/22 da 3. Una prova tutto carattere e determinazione, con sole 9 palle perse contro le 13 basilesi. Una gara punto a punto, con vantaggi massimi mai sopra i 5 punti fino al 38’, quando Aw (13 punti e 13 rimbalzi). ha firmato il +6, 84 a 78 e a +8 con due liberi di Stevanovic (28 punti alla fine) 84 a 72 a 44” dalla sirena.
Una gara tirata: dopo il 23 a 19 alla prima pausa, si è in parità a quota 34 al 5’. Poi il Lugano va in affanno quando Burns si sveglia dal letargo e infila 11 dei 13 punti finali: 41 a 44. L’equilibrio non cambia nel terzo quarto, Bracelli e Stevaniovic mettono due triple ma Basilea reagisce: 55 pari al 6’. Equilibrio che rimane fino al 63 a 61 al 30’. Ancora a parità a quota 70 al 3’, poi Kovac infila una tripla, imitato da Stevanovic, +5, 79 a 75 al 7’. Negli ultimi 120” il mini break già descritto che vale un possibile quinto posto.
Non va dimenticato che Basilea ha giocato con quattro stranieri, Burns, Sane, Milon e Nathan, tenuti in campo per quasi 30 minuti! Eppure, hanno giocato in maniera pessima ma anche per demerito della difesa a zona bianconera che ha tolto loro spazi e certezze. Stevanovic è stato il topscorer con la sua miglior gara, dopo due mesi tra infortuni e covid, ma va detto che Aw ha lottato sotto le plance e, seppur in cattiva giornata al tiro, 6/14, ha fatto dei recuperi spettacolari come la stoppata su Burns. Bracelli, 7 punti, ha fatto la sua parte e Jackson, 15 punti, è stato molto lucido in regia, forzando pochissimo. Poi i giovani, da 8 a 25 minuti in campo, con Kovac 14 punti, 3/6 da 3, sempre molto concreto quando non forza, Togninalli 3 punti e un’ottima regia, Mina, 9 punti e fosforo in campo, Dell’Acqua e Bernardinello che hanno dato tutto in difesa. Insomma una squadra di carattere e capace di stare in campo anche senza stranieri, come è capitato per diversi minuti.
«Sono contento per i ragazzi e per la società – dice, emozionato, il coach dei ticinesi –. Perché la fiducia è stata ripagata: ci siamo allenati con la giusta mentalità e tutti sono andati in campo senza paura. Velocità, buoni movimenti e scelte di tiro adeguate. In difesa abbiamo cercato di arginare la loro forza fisica e siamo stati bravi. Come diceva il presidente, siamo orgogliosi di questa squadra e della volontà espressa da tutti, una vittoria che vale tantissimo, ben oltre i due punti».