La ticinese si è imposta a Torun (Polonia) con il tempo di 7”03, record svizzero eguagliato
Ajla Del Ponte è campionessa europea indoor! Nella finale dei 60 metri a Torun (Polonia), ha dominato la finale, chiusa in 7”03, tempo che le permette di eguagliare il record svizzero di Mujinga Kambundji (ha migliorato il personale di undici centesimi) e che rappresenta il miglior crono mondiale stagionale, nonché il quinto da sempre a livello europeo. «Sono incredula – ha affermato subito dopo la gara –. Oggi bisognava correre con il cuore e con le gambe ed è ciò che ho fatto. Sapevo di avere questo tempo da qualche parte dentro di me, anche perché in stagione sono stata costante sotto i 7”20, ma è vero che il fatto di non riuscire mai a scendere sotto i 7”10 era un po' frustrante. Non l'avevo fatto nemmeno ai campionati svizzeri e Laurent Meuwly mi aveva detto: ”Preferisco se lo fai a Torun”. Ed eccomi qui».
La 24.enne ticinese preceduto la finlandese Lotta Kemppinen e l'olandese Jamile Samuel, entrambe accreditate del tempo di 7”22. Un vantaggio abissale... «Non so se posso dire di aver vinto con agio, anche perché quando stavo provando le partenza sono addirittura caduta, procurandomi un taglio a una gamba. Ma si vede che oggi doveva per forza andare tutto bene e così è stato: diciamo che con questa pista ho stipulato un patto di sangue... Sono felicissima, ci sono mille emozioni che mi stanno attraversando, è una medaglia che ha un grande valore. Se poi penso che ho addirittura eguagliato il record svizzero di Mujinga non ho veramente parole».
La ticinese era la grande favorita della finale, dopo aver fatto segnare il miglior crono nelle semifinali e non ha tradito le aspettative. Partita subito benissimo, ha comandato la finale da capo a coda e già a metà gara si è capito che l'oro non poteva sfuggirle. Ha lasciato le prime avversarie a 19 centesimi, margine ampissimo se si considera che si gareggiava su 60 metri e non 100. Per la ticinese cresciuta nell'Us Ascona si tratta della più grande soddisfazione di una carriera in continuo crescendo e che non può certo finire qui... «Non penso che questo successo cambi qualcosa nel mio approccio alla stagione estiva. Questa era una tappa molto importante, significativa per i 100 metri ed è proprio da qua che riprenderà il lavoro in proiezione futura».
Non ce l'ha invece fatta a salire sul podio Lore Hofmann che negli 800 metri ha fermato il cronometro in 2’04”84, crono che le è valso il quinto posto finale. Giornata storta anche per Simon Ehammer, impegnato nell'eptathlon. Quando si trovava al secondo posto della classifica, ha completamente sbagliato l'appuntamento con l'asta (come gli era già successo di recente ai campionati svizzeri), fallendo i tre tentativi in entrata a 4,50 metri.
Anche il sabato ha regalato forti emozioni alla Svizzera con Angelica Moser che si è laureata campionessa europea nel salto con l'asta polverizzando il suo primato personale, portato da 4,66 m a 4,75. La 23enne zurighese ha avuto bisogno di tre tentativi per superare sia i 4,60 sia i 4,65 metri, ma ha poi fatto la differenza saltando al primo colpo i 4,70 ed è stata l'unica a centrare, al secondo colpo, i 4,75. Una misura che le ha permesso di precedere la slovacca Sutej (fermatasi a 4,70) e a pari merito la britannica Bradshaw e la bulgara Zhuk (4,65). «È incredibile, – ha commentato l'elvetica –. Speravo in una medaglia, ma mai avrei sognato quella d'oro».