Basket

Il Lugano cerca gioco, la Sam costanza e cinismo

Per i Tigers domani lunga trasferta a Monthey contro un avversario dal rendimento simile, la corazzata Massagno invece ospita domenica il Boncourt

5 febbraio 2021
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Le due ticinesi scendono in campo nel weekend per la quindicesima giornata di campionato, altre compagini si giocano già la sedicesima. I Tigers domani vanno in Vallese contro quel Monthey che aveva subito un -22 e realizzato solo 48 punti all’andata. Ma quel Monthey di novembre era reduce da diverse pause causa covid e per nulla attendibile, tanto che oggi viaggia come i bianconeri a quota 10 punti in classifica. Inoltre si gioca in Vallese e se non è il fattore campo a influire, vista l’assenza di pubblico, qualcosa è pur sempre generato da cinque ore di bus, se tutto va bene. La squadra di Cabibbo ha dimostrato che può giocarsela con tutti gli avversari di seconda fascia e quindi non lascerà nulla di intentato. Sarà importante recuperare Nikolic, apparso molto nervoso e poco addentro ai giochi offensivi dei bianconeri, anche a causa dei pochi palloni giocabili: una media di nove tiri nelle ultime due gare ne sono la testimonianza e stiamo parlando del top scorer, mica del sesto uomo. Il Lugano ha bisogno dei suoi punti ma occorre una migliore circolazione della palla e un gioco interno più efficace. Poi ben vengano i canestri degli esterni, con Steinmann e Louissant mani calde. Infine ci si aspetta che Jackson diventi più incisivo in attacco e più veloce nelle scelte, mentre con Aw sempre costante, ci vorrebbe un passo avanti su tutta la linea anche da Bracelli. I giovani dal canto loro stanno facendo i progressi.

Attenzione e determinazione da mantenere per 40 minuti

La Spinelli, reduce dalla sonante vittoria in Coppa contro Neuchâtel, affronta a Nosedo il Boncourt, domenica alle 16. La squadra giurassiana sta al quinto posto con un rendimento consono ai suoi investimenti e non può certamente puntare molto oltre. Il complesso è di quelli che non si abbattono mai, con un buon quintetto: l’ex "pivottone" Jankovic, l’ex Lugano Kozic e poi Cooper, Seylan e Fongué. Ma dietro non troviamo molta sostanza, se non il sempiterno Calasan che, se gli lasci un metro, ti castiga. Nulla a che vedere, in ogni caso, con l’armata di Gubitosa, che è in grado di schierare almeno dieci uomini senza che ci siano cali di rendimento, sempre che i cambi siano equilibrati. Mettere tre ticinesi lasciando tre stranieri in campo, come si è visto di recente, non è molto utile agli stessi giocatori nostrani. Ma sono licenze, diciamo così, che nascono anche dalla forza del gruppo e dalla consapevolezza che la forza c’è comunque sempre. Per Massagno l’unico problema è la sua capacità di essere sempre sul pezzo, vale a dire lottare senza cedere nulla all’avversario e soprattutto metterlo fuori dall’incontro. Si è visto spesso come le distrazioni portino a un recupero e poi non è sempre facile rimettersi in carreggiata. Non crediamo nemmeno che il coach voglia risparmiare i suoi in vista del derby di mercoledì all’Elvetico, proprio perché la differenza di potenziale è talmente evidente – sia oggi sia mercoledì – che sarebbe una scusa barbina. Vedremo se la Sam saprà dimostrare di essere determinata e attenta per 40 minuti.