BASKET

Alle Tigri il campionato torna a sorridere

Dopo quattro sconfitte contro le migliori della classe il Lugano festeggia il successo ai danni del Monthey.

Per i Tigers il successo che ci voleva (Ti-Press/Crinari)
25 novembre 2020
|

La vittoria torna a sorridere ai Tigers dopo le 4 sconfitte patite contro le migliori della classe. Senza Louissant e con un Aw a mezzo servizio, la squadra di Cabibbo ha avuto alla meglio sul Monthey, una squadra che non ha mostrato che pochissimo cose per 40 minuti. Un Lugano che, onestamente, contro un avversario così non poteva perdere, pur se – come del resto nelle altre partite – non ha praticamente potuto contare su Minnie, un vero ectoplasma che il coach ha tolto dopo tre minuti, vista l’inconsistenza in campo, concedendo 16 minuti a Togninalli e 3 a Kovac. Chiaramente la partita non è stata elevata tecnicamente, all’immagine del 33% al Tiro dei Tigers e del 31 degli ospiti, condito con 16 palle perse dei bianconeri (ma 9 recuperi) e 21 in campo vallesano. Il Lugano ha preso 46 rimbalzi a 42, ma concedendone ben 13 agli avversari. A segno, il solito Nikolic in 'doppia doppia' con 27 punti e 14 rimbalzi, Jackson 13, Steinmann 16, fra i migliori, 7 Aw e 12 rimbalzi e 3 Bracelli. In campo ospite, 10 Bayley ed Edwards, Timberlake 1 e 14 Gollway.

Il primo quarto è stato a senso unico, con i bianconeri a comandare il gioco sin dai primi minuti, 10-4 al 4’. Le due triple di Jackson e Steinmann scavano il +7, 11-4, poi il Lugano allunga a +9, 18-9 per chiudere il quarto a +10, 19-9. Poi c'è stato il recupero del Monthey a inizio secondo quarto, con un 6-0, frutto anche di un fallo antisportivo senza logica: 19-15 al 3’, quando Cabibbo va al timeout. Torna a +9 il Lugano con una tripla di Steinmann e una palla recuperata di Jackson, 24-15 al 5’. Tigers che salgono a +13 all’8’, 32-19, con un parziale di 7-0, frutto di palle recuperate e tiri liberi. Alcune distrazioni sotto le plance permettono ai vallesani di tornare a -9, ma il quarto si chiude sul +11, 34-23. Quanto allo spettacolo, beh, lascio giudicare al lettore: in 20 minuti le due squadre han perso 23 palloni, 12 il Monthey e 11 i Tigers e non per difese asfissianti, sia chiaro. Tre giocatori per parte a segno sono un altro segnale significativo.

Terzo quarto in altalena con i Tigers a scappare a +16, 39-23 al 2’. Poi il Monthey recupera sui pasticci bianconeri e piazza un 8-0, ma la reazione del Lugano c’è, si riporta a +12 ma i vallesani tornano a -8, 44-36 al 7’. Il quarto si chiude sul 49-38. Punti col contagocce nei primi 4 minuti, 2-2 (21-40) al 4’. Quindi il Lugano sale a +13 (56-43) al 5’ e a +14 (60-46) al 7’, finché un 6-0 nell’ultimo minuto porta lo score finale sul +18, 66-48.

«Contava vincere e abbiamo fatto buone cose, seppur senza troppa continuità – il commento di Cabibbo –. Oramai stiamo cercando automatismi migliori, anche se giocare con due soli stranieri non è facile, al cospetto di avversarie che ne hanno quattro. Ma sono contento dei due punti: danno morale e fiducia per andare avanti»