Il Lugano ospita domani sera il Monthey, recupero della seconda giornata di Lega nazionale A
Ricordiamo, a chi vuole assistere a Lugano-Monthey, che si deve iscrivere presso il club. I bianconeri hanno bisogno di avere almeno tutto il pubblico possibile per sentire quel calore-spinta utile a ogni compagine. Soprattutto nei momenti difficili come questi: il Lugano ha dimostrato, contro il quotato Olympic, che stava diventando squadra, anche se dovrà fare a meno di Louissant, infortunatosi alla caviglia, e forse Aw, acciaccato. Per Minnie potrebbe essere l’ultima apparizione a Lugano, alla luce delle sue prestazioni molto penose. Il fatto che i Tigers abbiano due stranieri che assieme non arrivano in doppia cifra in fatto di realizzazioni, è un andicap notevole. Tutte le avversarie che hanno un contingente svizzero discreto o poco più, fanno affidamento su giocatori in grado di andare regolarmente attorno ai 15-20 punti a testa. Una situazione che porta i dirigenti a pensare a nuove scelte, anche se non è facile.
«Non ci sarebbero difficoltà a trovare giocatori più produttivi - ci confida il presidente Cedraschi - ma occorrono soldi che per ora non abbiamo. Noi vogliamo potercela giocare contro tutte le squadre, ma non possiamo permetterci di fare passi più lunghi della gamba. Se arriveranno gli aiuti da chi ce li hanno promessi, potremo avere una squadra per un buon campionato, altrimenti ci arrangeremo a portare al termine questa stagione. Non voglio che si facciano investimenti che poi ci costringerebbero a rinunciare a giocare la prossima stagione: il Lugano deve mantenere il suo posto in Lega nazionale A e quindi l’appello va a tutti i nostri sostenitori».
Il Monthey è una squadra in situazioni simili. Solo all’ultimo ha trovato i soldi per poter giocare questa stagione. Ne consegue comunque una squadra di valori modesti e quindi alla portata dei bianconeri. «Finito il poker di partite contro le più forti - commentava Cabibbo sabato sera - ora dobbiamo essere in grado di giocarcela contro tutte le altre». Potrebbe essere proprio il Monthey il trampolino di lancio verso una classifica più piacevole.