Dopo l'impegno contor gli Starwings, il Lugano domani sfida il Neuchâtel. Sam in quarantena fino a lunedì, rinviata la trasferta di Boncourt
I bianconeri devono affrontare una delle migliori squadre, il Neuchâtel, reduce dalle sconfitte patite contro l’Olympic e la Sam. Ma sono due battute d'arresto che rientrano nella logica delle forze, almeno a oggi e con tutte la tolleranza nelle valutazioni legata alla pandemia. Perché, come ha sottolineato il coach del Lugano, Cabibbo, è difficile di questi tempi pensare a qualcosa di regolare: giocatori che a turno devono stare in quarantena, allenamenti approssimativi e a ranghi ridotti che portano conseguenze evidenti; impossibilità o quasi di preparare e valutare gli schemi, ritmi sottotono, forze in campo spaiate nelle forze perché, pur con tutto l’impegno messo in campo dai giovani, la qualità è di un altro spessore. Ne consegue che, se pensiamo ai bianconeri, l’inserimento di molti giocatori nuovi richiede molto tempo e se il precampionato non ti ha permesso di fare il lavoro di costruzione, questo lavoro deve essere svolto in parallelo al campionato.
Nella gara di mercoledì contro Basilea, si sono visti tutti i mali legati a questa situazione: scarsa attitudine alla rotazioni difensive, facilità per l’avversario di andare a prendersi i rimbalzi, poco costrutto nel gioco e amalgama tutto da trovare. Se poi ci mettiamo una gestione della palla spesso improvvisata, vedi Jackson, un vagare in palleggio sino all’assurdo, vedi Louissant, o un’assenza dal campo, vedi Minnie, non si possono chiedere molti miracoli agli altri. In particolare Aw che risente di una preparazione precaria e in chiaro debito di energie e lucidità sia in attacco sia in difesa, finendo per dare poco o nulla ai compagni. Anche Nikolic è stato con le mani fredde per mezza partita, mentre Bracelli e gli altri giovani ci hanno messo carattere e determinazione. A loro non si chiedevano 20 punti, ma difesa e lucidità e ce le hanno messe. Con il rientro di Stevanovic e Steinmann il Lugano avrà certamente un maggior equilibrio, nella speranza di trovare un Minnie meno spaesato. «Il suo impatto con il nostro basket non è stato ancora acquisito - diceva Cabibbo - per cui ci vuole tempo: ma lui le qualità le ha».
Vedremo domani contro il Neuchâtel come il Lugano saprà reagire e dare maggiore sostanza al suo gioco. I neocastellani hanno molta qualità e centimetri, ragione per cui occorre veramente una crescita significativa se si vuole portare a casa la partita. I 50 fortunati iscritti alla gara, come da disposizione, dovrebbero esserci tutti a dare l’opportuno sostegno. Anche questo può dare uno stimolo in più perché le motivazioni dei singoli non possono certamente mancare, dopo il digiuno patito in questi mesi.