CICLISMO

I Mondiali svizzeri si correranno a... Imola

L'Uci ha assegnato all'Italia l'organizzazione dell'evento dopo la forzata rinuncia di Aigle/Martigny. In gara soltanto la categoria élite (uomini e donne)

2 settembre 2020
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Da Aigle e Martigny a Imola. Sarà la cittadina emiliana a ospitare i Mondiali 2020 ai quali la Svizzera ha dovuto rinunciare a seguito della proibizione di ospitare manifestazioni con più d 1000 spettatori. La manifestazione si svolgerà dal 24 al 27 settembre. 

Il programma delle competizioni è stato adattato alla situazione attuale sanitaria mondiale: quest'anno saranno disputate solo le gare (corsa su strada e prova a cronometro) nelle categorie élite (uomini e donne). Infatti, la maggior parte degli atleti di punta di queste categorie si trovano già in Europa, a differenza dei loro omologhi più giovani (U19 e U23) le cui delegazioni nazionali, in un numero significativo di casi, non potrebbero recarsi in Italia a causa delle restrizioni di viaggio imposte in numerosi Paesi. 

Anche se la partenza e l'arrivo di tutte le gare si svolgeranno sul circuito automobilistico di Imola, i percorsi proposti dal comitato organizzatore si distinguono per il loro carattere estremamente impegnativo: la gara su strada maschile sarà di 259,2 km con un totale di quasi 5000 metri di dislivello, mentre la gara femminile sarà di 144 km con un dislivello di 2750 metri. Il circuito (28,8 km) sarà lo stesso sia per gli uomini (9 giri), sia per le donne (5 giri) e comprenderà due salite difficili (3 km in totale con una pendenza media del 10% e tratti che raggiungono il 14%). Queste caratteristiche offriranno ai corridori un profilo paragonabile a quello di Aigle-Martigny che si adatterà in particolare agli scalatori.

Il circuito della cronometro (da percorrere una sola volta sia dagli uomini, sia dalle donne) è abbastanza pianeggiante e misurerà 32 km con 200m di dislivello.

In passato Imola ha ospitato i Mondiali su strada nel 1968, con la vittoria dell'italiano Vittorio Adorni. L'Autodromo Enzo e Dino Ferrari è stato anche teatro di numerosi arrivi di tappa del Giro d'Italia. 

«Mi congratulo con il comitato organizzatore di Imola per l'ottima qualità del dossier di gara che è riuscito a produrre in breve tempo – ha affermato David Lapprtient, presidente dell'Uci –. Ringrazio anche gli altri tre candidati Peccioli (Italia), Alba Adriatica (Italia) e l'Haute-Saône (Francia) che hanno inviato all'Uci un solido dossier. Non è stata una scelta facile, ma dimostra che anche in questo periodo difficile che stiamo attraversando, i Mondiali di ciclismo rimangono molto attraenti per le città e le loro regioni. Il mio pensiero va anche al comitato organizzatore di Aigle-Martigny che ringrazio sinceramente per l'impegno e la qualità della collaborazione offerta negli ultimi due anni».

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