Ginnastica ritmica

I vertici della ginnastica: 'Desolati, ci scusiamo'

La presa di posizione della federazione svizzera in merito alle accuse mosse da alcune ex atlete

8 luglio 2020
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Le acque, in seno alla federazione svizzera di ginnastica (Stv), sono agitate. Il mondo della ritmica, e di riflesso tutto il movimento ginnico, è stato scosso dalle rivelazioni di alcune ex atlete - tra le quali la ticinese Lisa Rusconi, membro dei quadri nazionali fino al 2017 - che hanno lanciato accuse pesanti: maltrattamenti, mobbing, insulti, allenamenti esasperanti a scapito della salute delle atlete. Due delle principali responsabili tecniche del movimento nazionale sono state nel frattempo allontanate, un’indagine è stata avviata per capire l’esatta gravità di accuse molto pesanti che hanno avuto quale bersaglio anche i vertici stessi della federazione, accusati di non aver dato peso (o di aver quantomeno sottovalutato) a quanto raccontato loro da ragazze passate attraverso esperienze personali devastanti. Salvo poi intervenire drasticamente con il licenziamento delle due allenatrici.

In Ticino, i responsabili dell’Associazione cantonale (Actg) si riuniscono in comitato giovedì per studiare una linea con la quale uscire pubblicamente in maniera univoca. Comprensibile, alla luce della delicatezza del tema in questione. 

A livello nazionale, abbiamo sottoposto alcune domande (attraverso il responsabile della comunicazione Thomas Greutmann, dunque per vie ufficiali) alle quali avremmo voluto che rispondessero Ruedi Hediger (direttore della Stv) o Felix Stingelin, responsabile dello sport d’élite. Ebbene, la federazione ha preferito reagire con un comunicato piuttosto stringato, la cui traduzione dal tedesco tradisce comunque il senso di pesante imbarazzo da parte dei vertici federativi, che non esitano a scusarsi per quanto accaduto e nei confronti di chi ha sofferto per vicende che - sottolinea il citato Greutmann - «non devono più ripetersi e devono fungere da spunto di riflessione».

“Le accuse che sono state rivolte e, più in generale, il tema sollevato dalle atlete li prendiamo molto seriamente. La federazione svizzera di ginnastica ha già fatto molti passi, negli ultimi due anni, per migliorare le condizioni di lavoro e l’assistenza alle atlete. Dal 2021 sarà anche attiva una commissione etica indipendente. Ci dispiace molto, e ci scusiamo in tutti i modi possibili, che alcune ginnaste abbiano dovuto passare attraverso esperienze negative e ne abbiano sofferto. Vogliamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per impedire che certe cose abbiano a ripetersi in futuro. È per noi molto importante che gli eventi passati fungano da spunto di riflessione. Ragion per cui, la federazione svizzera ha deciso di sottoporre tutte le accuse che le sono state rivolte e tutte le strutture della sezione della ginnastica ritmica al vaglio di un’inchiesta esterna”.