Altro podio al veleno ai mondiali in Corea: il cinese la spunta nei 200 stile libero, ma dopo la gara uno dei suoi rivali si rifiuta di stringergli la mano
Domenica era stato l'australiano Mark Horton a protestare pubblicamente contro Sun Yang, nuotatore cinese in odore di doping. Oggi una scena analoga si è ripetuta sul podio dei 200 stile libero, vinti da Sun dopo una squalifica per falsa partenza del lituano Danas Rapsys, che aveva bruciato tutti al traguardo. Protagonista della nuova polemica è il britannico Duncan Scott, bronzo ex aequo con il russo Martin Malyutin, che al termine del suo sforzo si è rifiutato dapprima di stringere la mano a Sun, e poi di posare con lui sul podio per le foto di rito, provocando la reazione del rivale cinese. Il quale, visibilmente infastidito, gli ha risposto brandendo il pugno e urlandogli «ho vinto, ho vinto!» e poi, a cerimonia conclusa, «tu sei un perdente, mentre io sono un vincente».
Per la protesta di domenica l'australiano Horton aveva dal canto suo ricevuto un'ammonizione dalla Fina, pur se al suo ritorno al villaggio degli atleti era stato addirittura accolto in mensa da una standing ovation da parte dei suoi colleghi.