Percorso invariato e nomi importanti per la settima edizione di una prova tra le più rinomate a livello nazionale
Archiviata con piena soddisfazione la prima edizione del Gp Ticino su strada, al Sud delle Alpi il testimone passa nelle mani della mountain bike per la settima edizione del Tamaro Trophy, anche quest’anno associata alla Proffix Swiss Bike Cup. Sabato 6 e domenica 7 aprile circa 750 biker si ritroveranno a Rivera per rinnovare quella che è diventata la piacevole tradizione di uno degli appuntamenti agonistici più apprezzati a livello nazionale. Nei boschi attorno al Monte Ceneri che sedici anni fa avevano dato vita a un’apprezzatissima edizione dei Mondiali, si daranno battaglia alcuni tra i nomi più importanti del panorama internazionale... «Quest’anno dobbiamo fare i conti con la concomitanza di una gara in Austria che ci priverà di qualche nome importante, ma comunque la qualità dei presenti è più che buona», ha commentato in occasione della presentazione della manifestazione Marzio Cattani, presidente del Vc Monte Tamaro. Al momento hanno già confermato la loro presenza la numero uno mondiale Jolanda Neff, la numero 4 Alessandra Keller, il francese Titouan Carod (vincitore nel 2018), il forte elvetico Mathias Flückiger e, ovviamente, il pupillo di casa Filippo Colombo. L’U23 ticinese – ed è questa una delle novità dell’edizione 2019 – correrà con gli élite, in quanto le due categorie sono state assemblate in una sola partenza, ciò che renderà ancora più appassionante la gara. Non sarà presente a Rivera, per contro, il campione del mondo in carica Nino Schurter, di solito molto affezionato alla prova ticinese. Il grigionese è però reduce dalla Cape Epic disputata in Sudafrica e ha optato per qualche giorno di scarico. Il percorso, si diceva, ricalca quello dei Mondiali del 2003. E negli anni sia i concorrenti, sia il pubblico hanno dimostrato di apprezzarlo. Ragion per cui, anche per il 2019, non verranno apportati grossi cambiamenti, se non «alcune piccole modifiche ai passaggi tecnici, situati quasi tutti nella zona del villaggio», ha precisato Cattani. Il tracciato lungo si snoda per 4,166 km e, come ha precisato Daniele Zucconi, allenatore del Vc Monte Tamaro, «è considerato molto tecnico, tanto da rappresentare per diverse federazioni il banco di prova ideale per poi valutare le selezioni in vista di Europei e Mondiali. Per sperare in una chiamata occorre andare forte in Coppa del mondo o nelle prove di Swiss Bike Cup come la nostra. Tra l’altro, uno degli aspetti particolari del Tamaro Trophy è che i ragazzi al sabato e i professionisti alla domenica corrono sul medesimo percorso, nonostante le difficoltà tecniche non indifferenti. Inoltre, la gara di domenica prossima permetterà di incamerare punti Uci per la classifica a squadre che determinerà il numero di partecipanti alle Olimpiadi di Tokyo 2020». Il Tamaro Trophy sarà la prima di otto tappe che costituiscono la Proffix Swiss Bike Cup: le altre si disputeranno a Buchs, Soletta, Gränichen, Leukerbad, Andermatt, Basilea, per chiudere con Lugano su un percorso tutto cittadino. Nel corso della presentazione ha preso la parola anche Rocco Cattaneo, presidente dell’Unione ciclista europea, il quale ha voluto lanciare un appello a tutti gli appassionati... «Nel corso degli anni ho notato una certa difficoltà ad attirare il pubblico di massa. Nessuno pretende di raggiungere le 25’000 presenze avute per la gara dei professionisti ai Mondiali 2003, ma quella proposta dal Vc Monte Tamaro è una manifestazione di qualità e in quanto tale meriterebbe una degna cornice di pubblico, che vada al di là di quella generata dalla corsa stessa (familiari, amici, staff delle varie squadre..., ndr)». Anche perché trascorrere, sabato e domenica, qualche ora nei boschi del Monte Ceneri potrebbe contribuire ad allentare la tensione in attesa che le urne elettorali esprimano il loro verdetto...