Quali sono le vostre priorità per la prossima legislatura a livello federale?
Per la prossima legislatura, abbiamo scelto di dare priorità a tre tematiche: rafforzamento del potere d’acquisto, raggiungimento della parità e salvaguardia del clima e dell’approvvigionamento energetico. Questi temi toccano l’intera popolazione svizzera e pertanto devono essere al centro del dibattito politico.
La tutela del potere d’acquisto è da sempre una delle pietre miliari del Partito Socialista. Negli ultimi anni, il potere d’acquisto della popolazione è sotto pressione, con l’inflazione, l’esplosione dei premi di cassa malati, l’incremento degli affitti, uniti alla stagnazione dei salari e delle pensioni. A Berna, ci opponiamo ai regali fiscali concessi alle grandi imprese dalla maggioranza borghese e cerchiamo di preservare risorse finanziarie che potrebbero invece essere utilizzate per sostenere davvero chi ne ha bisogno e il ceto medio. Un esempio recente è la bocciatura da parte della destra in parlamento di una 13esima AVS. Grazie all’iniziativa da noi sostenuta, spetterà ora alla popolazione l’ultima parola in merito. Un altro esempio è l’introduzione dei salari minimi, posizione da sempre sostenuta dal PS e che vede una nostra iniziativa pendente in Ticino, perché siano veramente dignitosi e permettano di vivere. Grazie a questi salari minimi, intendiamo contrastare il dumping salariale, garantendo una equa retribuzione a chiunque lavori e riducendo l’attrattiva di assunzione di manodopera straniera a discapito di quella dei residenti.
Il nostro secondo obiettivo è promuovere la parità di genere, inclusa l’uguaglianza tra uomini e donne, la conciliabilità lavoro-famiglia, la lotta contro la discriminazione delle persone LGBT+ e il contrasto di ogni forma di violenza sessuale nel nostro Paese.
Il Partito Socialista ha già compiuto notevoli progressi in questo settore negli ultimi anni, ad esempio impegnandosi per il “Matrimonio per tutti” e la proposta di revisione del diritto penale in materia di reati sessuali (sebbene la soluzione “No significa no” sia stata adottata al posto di quella inizialmente da noi proposta basata sul consenso). Per raggiungere la parità in Svizzera, ci impegniamo a garantire parità di salari e di pensioni, ad aumentare la disponibilità e l’accessibilità degli asili nido per consentire alle donne di proseguire la loro carriera lavorativa, e a combattere il sessismo e la violenza sessuale.
Il terzo punto su cui ci concentreremo intensamente nella prossima legislatura è la tutela dell’ambiente e dell’approvvigionamento energetico sicuro. La protezione del clima è la più grande sfida della nostra generazione e può essere affrontata solo con misure solidali, che coinvolgano anche le imprese. La Svizzera deve promuovere la salvaguardia del clima senza introdurre nuove tasse, ma focalizzandosi principalmente su incentivi. A tal fine, abbiamo promosso l’iniziativa per un “Fondo per il clima”.
Vogliamo installare pannelli solari in tutto il Paese, sostenere la ristrutturazione degli edifici, potenziare i trasporti pubblici e impedire che la piazza finanziaria svizzera continui con i suoi investimenti dannosi per l’ambiente.
Realisticamente e concretamente, quali sono i vostri obiettivi per il Nazionale e per gli Stati?
I nostri obiettivi sono la riconferma dei tre seggi rosso-verde conquistati nel 2019. Siamo ben coscienti che non sarà facile riconfermare l’exploit del 2019, ma con la doppia candidatura di Bruno Storni, una lista per il Nazionale ancorata sul territorio, due interessanti sottoliste e la congiunzione con I Verdi ci proveremo con tutte le risorse a nostra disposizione.
Pensiamo che sia fondamentale mantenere, nella delegazione ticinese, delle persone che portino a Berna una visione solidale, femminista e sostenibile e che difendano le tematiche che vengono trattate alle Camere federali: pensiamo solo agli attacchi che la destra sta lanciando ai diritti degli inquilini, o ancora al problema dell’aumento delle casse malati che adesso una parte della destra vuole risolvere abolendo l’assicurazione malattia obbligatoria per avere un sistema come negli Stati Uniti.
Come pensate che la delegazione cantonale possa incidere a Berna?
La delegazione cantonale può incidere a Berna facendo valere i propri contatti all’interno dei rispettivi partiti e lavorando in modo congiunto sui temi importanti per il Cantone Ticino.
Quali saranno per voi i temi cardine nei prossimi anni che il parlamento federale dovrà affrontare?
La legislatura 2023-2027 si aprirà con una serie di votazioni popolari, in cui ci troveremo in prima linea per difendere il potere d’acquisto dei cittadini. Una delle principali iniziative sarà la proposta di premi meno onerosi, con l’obiettivo di limitare la spesa per i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile. Questa proposta prevede anche l’aumento dei sussidi e l’estensione dei beneficiari al ceto medio. Inoltre, stiamo valutando l’idea di lanciare un’iniziativa popolare per una cassa malati unica con premi basati sul reddito, per porre fine al sistema attuale in cui premi identici sono pagati da chi ha salari diversi.
Un altro importante tema sarà quello delle pensioni. Faremo opposizione all’ingiusta riforma del secondo pilastro, che colpisce in particolare le donne con l’innalzamento dell’età pensionabile e la mancata compensazione della diminuzione del tasso di conversione. Oltre al nostro referendum, ci sarà un voto sull’iniziativa sindacale per una 13esima rendita AVS, un passo necessario per garantire pensioni dignitose, come previsto dalla Costituzione.
Seguiremo da vicino l’implementazione dell’iniziativa per le cure infermieristiche, che prevede un miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore. È fondamentale che le persone non abbandonino la professione dopo pochi anni. Inoltre, durante questa legislatura, discuteremo di due altre iniziative da noi promosse: una riguardante gli asili nido e un’altra per un Fondo per il clima. Entrambe sono essenziali per affrontare le sfide della conciliabilità tra lavoro e famiglia e la crisi climatica.
Sarà fondamentale anche il nostro impegno nel lanciare referendum per bloccare la politica fiscale della destra, che propone sgravi fiscali per le persone più abbienti e le multinazionali. Continueremo a lavorare per garantire finanze pubbliche solide che possano sostenere il servizio pubblico in tutto il Paese.
Mi rendo conto che oggi termini come “cultura” e “impegno” possano sembrare ...