Il 62,4% degli adulti svizzeri ha utilizzato chatbot IA, con i giovani in testa. Il 27% li usa per lavoro.
Agli Svizzeri piace l'intelligenza artificiale (IA): due terzi degli adulti (62,4%) hanno già utilizzato almeno una volta ChatGPT o Gemini, secondo un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto online Comparis. Un anno fa questa quota era solo del 50%.
I cosiddetti "chatbot intelligenti" quali ChatGPT o Gemini sono usati più frequentemente dalle persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni. In questo caso, l'81% li ha già utilizzati almeno una volta. Ma anche tra i 36-55enni l'intelligenza artificiale non è sconosciuta (66%). Tra gli over 56, la percentuale scende invece al 35%.
"I giovani sono in testa alla classifica. Ma a quanto pare, i chatbot IA sono entrati senza problemi nel mondo dei loro genitori", afferma Jean-Claude Frick, esperto Comparis in tecnologie digitali, citato in una nota odierna.
Stando all'indagine, il 27% delle persone che ha avuto esperienza con dei chatbot ha dichiarato di averli utilizzati per lavoro, ad esempio per la creazione di riepiloghi, l'esecuzione di calcoli o la scrittura di codici.
"Sarà interessante vedere l'effetto della crescente integrazione dell'IA sui motori di ricerca classici, come ad esempio l'AI-Overview di Google o l'integrazione di Copilot nella ricerca con Bing", afferma ancora Frick.
Per quanto riguarda l'e-commerce, dal sondaggio emerge che il 26% ha utilizzato un chatbot. Mentre invece, l'uso di chatbot per la ricerca di informazioni su piattaforme video come Youtube o Tiktok rimane costantemente basso. La quota è aumentata solo leggermente, dal 16,6% nel 2024 al 19,3% nel 2025.
Il sondaggio è stato realizzato nel mese di marzo e ha coinvolto 1'209 persone provenienti da tutte le regioni della Svizzera.