Il social annuncia che i tweet con parole vietate o di incitamento all’odio verranno valutati in base al contesto e penalizzati nella diffusione
Nelle ultime ore, il team di Twitter Safety ha pubblicato le nuove regole sui post che contengono parole vietate o che incitano all’odio. Secondo il gruppo, non tutti i tweet in cui ci sono termini contrari alle policy del social saranno censurati, dipenderà dal contesto. "Contare il numero di tweet che contengono un insulto specifico non è un modo accurato per misurare i discorsi che incitano all’odio – si legge in un post online –. Il contesto è importante e non tutte le occorrenze di parole sono usate in modo odioso. Le parole di insulto possono essere usate, ad esempio, come frasi citate e testi di canzoni".
Twitter Safety precisa poi che tali tweet, che potrebbero dar fastidio a qualcuno, verranno penalizzati dagli algoritmi dell’azienda, in modo che non vengano diffusi come altri, anche se con valori elevati di like e retweet. "Non amplieremo i tweet contenenti insulti o incitamento all’odio e non pubblicheremo annunci subito prima o dopo quei post". Il team, anche rispondendo alle accuse di chi affermava che dopo l’acquisizione di Musk la piattaforma sia caduta in una sorta di anarchia, ha condiviso un grafico sull’andamento dei post contrari alle policy di comportamento.
Le statistiche mostrerebbero come Twitter tenga sotto controllo quotidianamente l’uso di parole vietate in lingua inglese, con "una costante tendenza al ribasso" nel loro utilizzo, da quando Musk ha completato l’acquisizione del social a ottobre. "Abbiamo altro lavoro da fare. Siamo impegnati a introdurre maggiore trasparenza nell’app quando limitiamo la portata di un tweet e offriremo agli utenti la possibilità di dirci quando pensano che abbiamo commesso un errore" ha concluso il gruppo con una serie di post di aggiornamento.