Scienza e medicina

Si cura il cancro da sola iniettandosi... un virus

La virologa Beata Halassy afferma che l'autotrattamento ha funzionato ed è stata un'esperienza positiva. I medici: ‘Non emulatela’

Cellule tumorali
(Keystone)
9 novembre 2024
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Una ricercatrice ha curato con successo il suo tumore al seno utilizzando un virus da lei stessa coltivato in laboratorio. È la virologa Beata Halassy dell'Università di Zagabria, che sulla rivista "Vaccine" descrive il suo caso come "non convenzionale" e lo considera "una cosa da non imitare". Il risultato, del quale parla anche il periodico specializzato "Nature" sul proprio sito, sta sollevando un vivace dibattito etico riguardo all'auto-sperimentazione.

Halassy aveva scoperto nel 2020, quando aveva 49 anni, che un nuovo tumore si era formato nello stesso sito nel quale in precedenza aveva subito una mastectomia. Davanti a questa recidiva, la seconda, non si è sentita in grado di affrontare nuovamente la chemioterapia ma non si è arresa. Ha deciso di prendere in mano la situazione e ha cominciato a studiare la letteratura scientifica sfruttando le sue competenze di virologa. Così ha messo a punto una nuova terapia, calibrata su un caso come il suo e chiamata viroterapia oncolitica. Da allora, vale a dire da quattro anni, il tumore non si è riformato.

Il preparato è stato direttamente iniettato nel tumore per due mesi, durante i quali gli oncologi hanno costantemente controllato la situazione per intervenire con la chemioterapia se le cose fossero andate male. Il tumore si è ridotto progressivamente senza gravi effetti collaterali, finché non è stato possibile asportarlo chirurgicamente. In seguito la ricercatrice è stata trattata per un anno con un anticorpo monoclonale.

L'analisi del tessuto tumorale ha poi dimostrato che erano presenti numerose cellule immunitarie chiamate linfociti, segno che la terapia aveva funzionato con successo.