Scienza e medicina

Rischio pandemie più alto di quanto si pensasse

Secondo uno studio zurighese alcuni virus utilizzano un secondo punto d'ingresso per infiltrarsi nelle cellule umane

Da virus a virus
(Keystone)
18 luglio 2024
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Il rischio che i virus influenzali provenienti dagli animali possano essere fonte di una pandemia nell'uomo potrebbe essere maggiore di quanto si pensasse finora. Secondo uno studio zurighese, infatti, alcuni virus utilizzano un secondo punto d'ingresso per infiltrarsi nelle cellule.

La maggior parte dei virus influenzali che circolano negli uccelli e nei suini normalmente non rappresenta un rischio per la salute umana. In rari casi, possono però essere trasmessi all'uomo con conseguenze potenzialmente devastanti come una pandemia, evidenzia l'Università di Zurigo.

Solitamente i virus penetrano nella cellula ospite grazie alle proteine "Spike" del loro involucro. Tuttavia, ora, un team di ricerca internazionale, guidato da Silke Stertz dell'Istituto di virologia medica, ha dimostrato che esiste un secondo punto d'ingresso. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Nature Microbiology.

"I virus dell'influenza umana A del sottotipo H2N2 e quello imparentato dell'aviaria possono entrare nelle cellule attraverso un secondo recettore. Utilizzano quindi una via alternativa", ossia un complesso di proteine del sistema immunitario, illustra, citata nel comunicato, la professoressa Stertz. La doppia capacità di infezione è stata confermata in linee cellulari animali coltivate in laboratorio e in colture respiratorie umane.

"Secondo i nostri risultati, i virus possono adattarsi per utilizzare diverse vie di ingresso, il che dovrebbe anche aumentare la loro capacità di infettare varie specie e di passare dagli animali all'uomo", commenta l'esperta. La sorveglianza globale dell'influenza va quindi intensificata, conclude l'ateneo della città sulla Limmat.