La Fondazione Pro Mente Sana propone un programma ‘ensa’ per la tutela e la prevenzione, e fornire un adeguato primo soccorso per la salute psichica
Se a chiunque di noi venisse chiesto se sappiamo cosa fare per mantenerci in forma fisicamente o se venissimo interpellati in merito alle nozioni di primo soccorso in caso di incidente, tutti noi, chi più chi meno, risponderemmo senza troppe esitazioni rispolverando i rudimenti appresi durante i vari corsi samaritani. La situazione cambierebbe drasticamente, ahinoi, se il quesito riguardasse la salute psichica. Infatti, la maggior parte di noi sa poco o nulla in merito alla salute mentale e se confrontata con essa si sente presa alla sprovvista o reagisce con timore.
Ciononostante, però, il tema della salute psichica è sempre più all’ordine del giorno e, come se non bastasse, l’avvento del coronavirus ha accentuato o fatto emergere tutta una serie di disturbi psichici in chi già aveva delle fragilità, causando loro ulteriore incertezza, in ambito lavorativo, sociale o sanitario.
Quante volte, infatti, già in periodi cosiddetti normali abbiamo incrociato uno sguardo triste e angosciante per strada sentendoci impotenti o chiedendoci cosa stesse vivendo questa persona? A chi è capitato di vivere il burnout di un collega di lavoro? Chi si è trovato confrontato con un familiare in difficoltà senza sapere come comportarsi? Oppure nel peggiore dei casi: a chi è capitato di non rendersi conto della sofferenza propria o altrui, se non quando era troppo tardi? La sofferenza dell’anima non lascia indifferenti ma spesso ci si crede inermi.
Secondo L’Obsan, in Svizzera, il disagio psichico si è ulteriormente intensificato dall’inizio della pandemia, in modo particolare nei giovani tra i quali in quattro anni i disturbi psichici sono più che raddoppiati. Se i suicidi non sono in aumento ma in leggera diminuzione, le ospedalizzazioni per presunti tentativi di suicidio sono nettamente aumentate fra bambini e adolescenti. A soffrire particolarmente sembrerebbero le giovani ragazze con diagnosi di depressione. A livello generale si stima che in Svizzera una persona su due abbia sofferto almeno una volta nella vita di un disturbo psichico e sappiamo che la maggior parte di noi conosce qualcuno che ne soffre o ne ha già sofferto in passato.
Nonostante ciò, purtroppo, lo stigma persiste e le risorse investite per la cura restano insufficienti. Dal 1978 la Fondazione Pro Mente Sana si occupa di salvaguardare diritti e interessi delle persone che vivono con malattie psichiche o disabilità. È presente anche in Ticino e dal 2001 è attiva una sede a Mendrisio. L’opera della Fondazione in Ticino è riconosciuta dalla Legge sull’assistenza sociopsichiatrica (Lasp) e, nello specifico, i principali compiti di Pro Mente Sana riguardano: l’assistenza dei pazienti e la difesa delle cause di uomini e donne con disturbi psichici e dei loro parenti; la riduzione dei pregiudizi, l’informazione e la promozione, tramite pubblicazioni ed eventi, di temi concernenti la salute psichica; le consulenze individuali; il sostegno e la prevenzione, tramite l’organizzazione di corsi "ensa" di primo soccorso per la salute psichica, di corsi di recovery e workshop.
Per tutto quanto sopra, quindi, risulta fondamentale una giusta prevenzione, per poter acquisire le competenze e gli strumenti per riuscire a riconoscere i campanelli d’allarme (in sé stessi e negli altri), così da poter supportare le persone sia nella ricerca di un aiuto concreto sia nell’intervenire in situazioni di emergenza/crisi. Ed è in questo senso che viene in aiuto il corso ensa – primo soccorso per la salute psichica.
Il programma ensa nasce in Australia nel 2000 con il nome Mental Health First Aid ed è scientificamente comprovato a livello internazionale. Dal 2000 sono 25 i Paesi che hanno ottenuto la certificazione, per la Svizzera è la Fondazione Pro Mente Sana ad aver acquisito il marchio. Attualmente già diversi enti pubblici e privati hanno approfittato di questa opportunità (università, aziende ecc.).
Il corso ensa è strutturato in moduli del totale di 12 ore e viene proposto anche in Ticino. È uno strumento di prevenzione rivolto a tutta la popolazione adulta, e pensato per i non professionisti. Attraverso questi incontri si acquisiscono le conoscenze di base in merito ai disturbi psichici e alle misure di primo soccorso concrete da adottare quando si presentano problemi psichici o quando sta per svilupparsi una crisi.
Lo scopo è quello di fornire dei riferimenti per riuscire a cogliere i primi segnali di un malessere psicologico e per intervenire, in caso di crisi conclamata, nei confronti di familiari, colleghi di lavoro, conoscenti ecc. In una situazione d’emergenza, reagire tempestivamente è fondamentale quanto saper offrire il proprio aiuto nel modo appropriato, prestando attenzione anche alla propria sicurezza. Come per il primo soccorso in caso di malore fisico, anche nel caso della salute psichica si tratta di fornire il proprio intervento, allertando chi di dovere, in attesa che gli addetti ai lavori possano attivarsi. La formazione prevede una parte teorica e diversi giochi di ruolo per mettere in pratica i concetti chiave.
I partecipanti ai corsi ensa sono persone che si iscrivono per svariati motivi: ci sono familiari di persone che soffrono di disturbi psichici, ci sono professionisti, persone che vogliono sensibilizzare la propria azienda alla tematica, chi si accorge che nel proprio lavoro ha a che fare spesso con persone sofferenti e chi per sensibilità personale ritiene utile avere un’infarinatura di queste tematiche. Abbiamo scelto quindi tre testimonianze di tre persone che si sono iscritte per motivi diversi.
Anna, impiegata di 30 anni, si è iscritta al corso ensa per comprendere meglio la malattia psichica e poter essere di supporto nel qual caso dovesse essere necessario.
Ho imparato, prima di tutto, a non avere paura di affrontare la tematica con le persone a me care. Se mi accorgo che qualcuno della mia cerchia non sta bene mi prendo il tempo per chiedere come sta in modo autentico, senza avere troppo timore della risposta. Sento che riesco a gestire meglio la situazione e ho maggiori strumenti per affrontare la problematica in maniera costruttiva. In secondo luogo ho potuto abbattere i tabù legati ad alcune patologie, se prima avevo paura di parole come "psicosi" o "schizofrenia", adesso comprendendo meglio ciò che accade alle persone che ne soffrono, le vedo con occhi diversi e con maggiore compassione. Ho imparato anche come intervenire in casi di attacco di panico e crisi suicidali, e se dovessi trovarmi nella situazione, nel mio zaino, avrei qualche strumento prezioso in più.
Carlo, 40 anni, operatore sociale per una Fondazione del territorio.
Come professionista dell’ambito pensavo che i corsi ensa sarebbero stati semplicemente una rispolverata dei concetti appresi all’università ma mi sbagliavo. Durante i moduli si impara come approcciare le persone, come affrontare direttamente la tematica del suicidio con le persone a rischio e si sottolinea quanto sia importante prendersi cura di sé stessi e ascoltarsi. Se sono io la persona in difficoltà, posso chiedere aiuto e non devo vergognarmene. E anche il mio collega o la mia collega può avere dei momenti di sofferenza e io posso stargli/le vicino o spingerlo/a a chiedere aiuto professionale. Ensa, inoltre, mi sta molto a cuore perché permette di abbattere i tabù legati alla salute mentale e tratta tematiche che potrebbero riguardare tutti/e noi.
Francesca ha deciso di iscriversi ai corsi per esperienza personale diretta con un convivente che era spesso intossicato dall’alcool.
Per anni ho convissuto con una persona che soffriva di dipendenze, è stata dura ed è stato molto doloroso. Con questi corsi pensavo di poter scoprire come avrei dovuto comportarmi e cosa avrei dovuto dire o fare. Chiaramente però non danno una risposta, perché nell’ambito della malattia psichica è comunque sempre difficile, ma mi hanno permesso di aprirmi con altre persone, di ricevere maggiori nozioni legate al tema delle dipendenze e di altri disturbi, prendermi cura di me e mi ha dato gli strumenti per affrontare la problematica con le persone direttamente coinvolte ed essere loro di supporto.
Se siete interessati ai corsi ensa potete trovare tutte le informazioni sul sito internet www.ensa.swiss/it oppure potete contattarci telefonicamente o via e-mail ai contatti sottoindicati. I prossimi corsi ensa si terranno a Bellinzona presso la Casa del Popolo, i sabati 12 e 19 novembre dalle ore 9 alle ore 17.
Per informazioni sull’attività della Fondazione Pro Mente Sana potete visitare il nostro sito web www.promentesana.ch, potete contattarci telefonicamente (al numero 091 646 83 49) o via e-mail (contatto@promentesana.ch) oppure potete venire a trovarci nella nostra sede di Mendrisio, in via Agostino Maspoli, 6.