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Giustizia in Ticino: record di atti d’accusa nel 2024

Parliamo anche di precarietà economica in Ticino, delle controversie sul Parco solare all’alpe Duragno e sulle Ferriere Cattaneo di Giubiasco

3 febbraio 2025
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Buongiorno, ecco le notizie principali di oggi.

Nel 2024 il Ministero pubblico ticinese ha redatto 334 atti d’accusa, un record rispetto ai 297 del 2023. Il procuratore generale Andrea Pagani sottolinea l'urgenza di riportare il Tribunale penale cantonale alla piena operatività per evitare un accumulo di arretrati. Attualmente, il Tpc è composto da soli due giudici, con l'arrivo di nuovi magistrati straordinari previsto a breve. Inoltre, il Ministero ha aperto 14’829 nuovi incarti, mostrando una produttività notevole nonostante l’aumento delle richieste di assistenza giudiziaria internazionale. Pagani richiede un potenziamento dell’organico per far fronte alle crescenti esigenze di giustizia.

La precarietà economica colpisce molte famiglie in Ticino, costrette a fare scelte difficili tra spese essenziali come affitto e cassa malati. Molti non si rivolgono ai servizi sociali, preferendo chiedere aiuto a enti come Caritas o Croce Rossa. Questo fenomeno è evidenziato da un recente studio che mostra come il 40-50% dei potenziali beneficiari non richieda gli aiuti a cui ha diritto, a causa di burocrazia complessa e sfiducia nelle istituzioni. Ne scrive Simonetta Caratti nell’approfondimento odierno, anticipato in prima pagina dall’editoriale da lei stessa firmato, intitolato ‘Quel paracadute sociale che non si apre’.

Il progetto di Parco solare all’alpe Duragno, situato sulle pendici del Monte Tamaro, continua a suscitare controversie. Dopo che il Tribunale amministrativo cantonale ha annullato la risoluzione del Patriziato di Mezzovico-Vira, un nuovo ricorso contesta anche il consenso del Consiglio comunale. Il ricorrente sostiene che la decisione è stata presa senza la necessaria documentazione, impedendo ai consiglieri di deliberare con cognizione di causa. La questione rimane aperta, con il futuro del progetto ora in mano al Tram.

A Giubiasco, la minoranza del Consiglio comunale critica la variante di Piano di quartiere delle Ferriere Cattaneo, ritenendola insufficiente e inadeguata rispetto alle esigenze di sviluppo della città. La proposta, che prevede una riconversione mista, è vista come una “rivoluzione monca” che non rispetta il principio di sviluppo centripeto di qualità. La minoranza invita a considerare un approccio più ampio e strategico per il futuro del comparto, evidenziando la necessità di densificare piuttosto che ridurre le unità insediative.

Buona lettura.

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