Si mira a limitare l’accesso di certe zone al solo traffico agricolo e al servizio a domicilio. Sul Verbano tre ricorsi sull’ampliamento dei porti
Anche nella parte orientale del Piano di Magadino si cerca di risolvere il problema del traffico parassitario. L’ente Parco ha coinvolto le autorità di Bellinzona e Sant’Antonino con l’obiettivo di individuare e applicare prossimamente misure coordinate. In sostanza si mira a limitare l’accesso veicolare di determinate zone e stradine al solo traffico agricolo e al servizio a domicilio.
Nel commento in prima Stefano Guerra si sofferma sul maxi credito da destinare alla difesa. Al Nazionale, i partiti hanno fatto passare un concetto di finanziamento che prevede di prelevare una parte dei soldi dal già di per sé non generoso budget della cooperazione internazionale: le Ong sono tornate a gridare allo scandalo (“minata la tradizione umanitaria della Svizzera”). Anche i Cantoni ne subirebbero le conseguenze.
Il sindacato Ocst ha lanciato negli scorsi giorni un questionario rivolto ai docenti del Cantone per interrogare sulle condizioni di lavoro chi opera nella scuola, fornendone una visione chiara e identificando le problematiche, nonché le aree di miglioramento per proporre poi interventi mirati.
Sul Lago Maggiore tre ricorsi si interpongono contro i progetti di ampliamento dei porti di Minusio-Mappo e Porto Ronco. A Minusio un ricorso contesta la variante di Piano regolatore, mentre a Porto Ronco a essere ostacolata da due opposizioni è la riorganizzazione del Porto Crodolo.
Infine dal Libano, dove l’esplosione sincronizzata dei dispositivi wireless in dotazione ai miliziani di Hezbollah, e anche di pannelli solari ha fatto, come noto, almeno 20 morti e 500 feriti. Si è scoperto che le apparecchiature esplose sono state commissionate da Hezbollah con una carica da attivare in caso fossero finite ai nemici. Il Mossad ha scoperto il codice e a quel punto è stato gioco facile farli detonare.