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Da Lido a ristorante? Berset e Finzi Pasca con i contrari

L'intenzione del Municipio di Lugano di cambiare destinazione all'attuale sedime raccoglie molte opposizioni. A Castione è polemica sulla sede scolastica

4 settembre 2024
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Il Lido di San Domenico, che il Municipio di Lugano intenderebbe trasformare in un ristorante aperto tutto l’anno, trova due nuovi alleati di un certo ‘peso’. Contro questo progetto si è infatti schierato l’ex consigliere federale Alain Berset. Il 52enne politico friburghese lo frequenta quando scende in Ticino. Nell’ultima recente visita Berset è venuto a conoscenza delle intenzioni dell'autorità cittadina. Dapprima, il segretario generale del Consiglio d’Europa ha firmato la petizione cartacea, poi ha telefonato direttamente al municipale ed ex senatore a Berna Filippo Lombardi chiedendogli di convincere l’Esecutivo a mantenere la struttura balneare così com’è. Oltre a Berset, al fianco dei gestori della struttura, è sceso in campo anche l'attore Daniele Finzi Pasca che ha scritto al Municipio a sostegno del Lido.

Sono scintille (è il caso di dirlo) tra il Movimento per il socialismo dopo le dichiarazioni del presidente dell’Azienda elettrica ticinese (Aet) Giovanni Leonardi, che a più riprese si è dimostrato favorevole alla ventilata possibilità, per il nostro Paese, di dotarsi di nuove centrali atomiche. Questo riorientamento della strategia energetica del Consiglio federale, annunciato settimana scorsa, ha acceso il dibattito sul tema dell’approvvigionamento energetico. Secondo i deputati del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi, quanto dichiarato da Leonardi è chiaramente contrario alla politica portata avanti dal Cantone.

Sono trascorsi pochi giorni dalla ripresa dell'anno scolastico, che già spunta una criticità. Una sede scolastica in affanno perché oltremodo vetusta e sovraffollata come quella di Castione si sta rivelando del tutto inadeguata. Il suo ampliamento previsto ormai da dieci anni è fermo al palo a causa di ricorsi e delle manchevolezze pianificatorie infine ravvisate dal Tribunale amministrativo cantonale accogliendo in agosto il ricorso di una decina di confinanti. E anche l'aggiunta di moduli prefabbricati provvisori suggerita dal Cantone è stata impugnata con un’opposizione sulla quale il Municipio deve ancora esprimersi.

A Brissago, grazie al prezioso intervento del Patriziato, torna a scorrere l'acqua lungo l'antico acquedotto in pietra naturale del Cortaccio e di Curerone “Canalitt”. Il recupero di una preziosa testimonianza del passato, di un manufatto risalente a più di 800 anni fa che per secoli ha garantito il prezioso elemento alle comunità che hanno popolato la montagna e il paese.

Infine, nel commento in prima pagina, Franco Zantonelli si sofferma sul dietrofront del Consiglio federale in materia di approvvigionamento energetico; la sua recente presa di posizione ha spiazzato un po’ tutti. L'idea di inserire l'energia atomica prodotta dalle centrali tra quelle utilizzabili in futuro perché rispettosa del clima e dell'ambiente sta creando un vivace dibattito.

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