Dai costi della salute all'anniversario della simbolica morte di Mahsa Amini. Nell'edizione odierna spazio anche a Centovalli e Formica Rossa
La lunga eco delle risultanze del progetto pilota dell'Università di Zurigo nell'ambito di abusi in seno alla Chiesa cattolica non accenna a spegnersi. Sulla tematica oggi proponiamo le considerazioni dello psicoterapeuta e teologo di formazione Nicola Gianinazzi.
A volte i vecchi rimedi risultano essere quelli (al momento) più efficaci. Come quello della riduzione individuale dei premi della cassa malati: non è che un correttivo sociale a posteriori, ma a oggi resta uno dei pochi strumenti di provata efficacia per ridurre l'onere dei premi di cassa malati, osserva Stefano Guerra nel commento con cui apriamo l'edizione odierna del nostro giornale.
Rieccola, la Formica Rossa. Il corsivo pungente torna sulle colonne del nostro giornale per ‘pizzicare’ il consigliere federale ticinese Ignazio Cassis e la sua scelta di ‘non confrontarsi più in prima persona con la realtà’, ossia leggendo i giornali.
Berna ha cambiato le regole. E per i proprietari di terreni e immobili i tempi rischiano di farsi duri. Al punto che il Municipio di Centovalli, confrontato con la modifica pianificatoria decisa nella capitale federale, ha deciso di prendere (metaforicamente) carta e penna per scrivere una circolare a tutti i fuochi esortando la vendita o l'affitto del proprio bene ‘prima che sia troppo tardi’ (ossia che la zona edificabile rischi di ritrovarsi ridimensionata, al ribasso).
C’è uno spartiacque nella Storia, quella con la ‘esse’ maiuscola, dell'Iran. E c’è anche nella vita di Hossein, 31enne iraniano che dopo un periplo durato un anno ora vive a Locarno. Quello spartiacque porta la data del 16 settembre 2022, un anno fa giusto giusto, quando dopo tre giorni di coma moriva Mahsa Amini, curdo-iraniana fermata dalla Polizia morale poiché ‘rea’ di non indossare correttamente l’hijab.
Buona lettura!