Frane, fiumi in piena e manufatti crollati: il ‘day after’ della tempesta sul Locarnese è all'insegna delle maniche rimboccate
C‘è chi, sopra la testa, si è ritrovato un cielo di stelle. Suo malgrado. Perché, venerdì, la furia degli eventi (grandine e vento in primis) ha fatto letteralmente ‘volare via’ il tetto sopra la testa di diversi abitanti del Locarnese. Ritrovatisi appunto con il solaio ‘en plein air’ e con i locali sottostanti allagati. E senza sapere a chi rivolgersi per ricevere un po’ d'aiuto. A essere particolarmente sollecitati sono stati ovviamente gli organi di pronto intervento, a cominciare da Protezione civile e pompieri: del loro operato abbiamo parlato col capo della Sezione cantonale del militare e della protezione della popolazione al Dipartimento delle istituzioni Ryan Pedevilla e col vicecomandante della Protezione civile di Locarno e Vallemaggia Patrick Arnold.
Per Lorenzo Erroi è tempo di riporre la metaforica penna da parte e salutare. Lascia laRegione con quel ‘Buona la prima’ che chi frequentava la nostra redazione in tarda serata era solito sentirgli pronunciare. Oggi quel ‘Buona la prima’ è anche il commento con cui rivolge i suoi saluti di congedo da... formica.
Per un vicedirettore che parte, ce n’è però anche uno che arriva. Anzi, una vicedirettrice: a rilevare il testimone dalle mani di Lorenzo Erroi sarà infatti Cristina Pinho, capace penna (anche pungente) delle cronache cantonali, che ha dunque deciso di raccogliere questa nuova appassionante sfida. Una sfida che intende affrontare "continuando a cercare una mia strada, senza saltare maldestramente tra le loro orme", scrive nel suo saluto Cristina Pinho, riferendosi a chi su questa strada l'ha indirizzata: Erminio Ferrari prima e Lorenzo Erroi dopo. E conclude: "Perché quelle che entrambi hanno lasciato al giornalismo ticinese rimarranno uniche e ineguagliabili".
No, quella di Vacallo non è una semplice Credenza (con tanto di ‘C’ maiuscola. Perché, dentro, il ribattezzato negozio di paese racchiude tutto un mondo. E, soprattutto, l'ambizione di diventare una vera e propria azienda sociale. Nell'edizione di oggi andiamo a sbirciare... dietro le imposte di questa Credenza.
Dalle stalle alle stelle. O, per dirla altrimenti, da perdente a ‘venerato maestro’. È la parabola di Luciano Spalletti, fresco di designazione a nuovo commissario tecnico dell'Italia del pallone e al cui ritratto dedichiamo oggi un ampio servizio.
Buona lettura!