Informazione e democrazia. E, ancora, nell’edizione odierna i presepi di Giuseppe Bollini, il Madagascar visto da Lostallo e Niki de Saint Phalle
Gli ‘occhi’ puntati pagano. O, meglio, permettono di risparmiare qualche franchetto. E il risparmio, per il Comune di Cugnasco-Gerra, non è indifferente. Attivato da giugno, il sistema di videosorveglianza alla piazza di raccolta degli scarti vegetali ha infatti permesso di ridurre di circa 35‘500 franchi i costi di gestione. A calare, oltre ai costi, sono stati anche il materiale depositato e i ‘furbetti’. Quattordici, complessivamente, le infrazioni constatate dall’occhio della telecamera. Unico neo il fatto che la piazza di raccolta diventerà ‘off limits’ per i giardinieri professionisti o altre persone o ditte che si occupano a titolo professionale della manutenzione di giardini o parchi, anche se lo fanno per conto di privati aventi diritto.
Parte dalla disaffezione generale (e ancora più marcata in Ticino) per la politica il commento a firma di Daniel Ritzer, l’ultimo del 2022, dal titolo ‘La parola chiave è coraggio’, che vuol però essere un auspicio, e al tempo stesso una promessa per l’anno entrante. Quello del rinnovo dell’impegno della nostra testata a proseguire con la sua missione di catturare l’attenzione di chi ‘sta dall’altra parte’, spingendolo a volersi informare di più, a entrare nei dibattiti che contano. "Non si tratta soltanto del futuro del giornalismo; in gioco c’è la salute della nostra democrazia. Prendiamoci cura di lei: questo è l’augurio de laRegione per il 2023", conclude Ritzer.
«È un mondo straordinario, che affascina. Oltre al mistero stesso che viene rappresentato, ha la capacità di farci tornare bambini». Sono queste le parole che sceglie Giuseppe Bollini per parlare delle sue ‘creature’: i presepi bidimensionali. Quelli che l’artista crea dagli anni 80 e che si possono ammirare in un’esposizione alla casa anziani Parco San Rocco di Morbio Inferiore.
Il Covid è stata una sorta di piaga mondiale. Ma se alle nostre latitudini i danni sono stati tutto sommato contenuti, altrove le conseguenze sono state devastanti. E non solo per numero di vittime. È il caso del Madagascar, dove l’assenza di lavoro ha ulteriormente peggiorato la situazione, a tal punto che ora la priorità è semplicemente procurarsi qualcosa da mangiare. Ad aiutare in particolare bambini e ragazzi vi è l’associazione benefica ‘Un sorriso per Lova’ di Lostallo, attiva nel Paese africano già da una decina di anni, che raccoglie donazioni e promuove, in particolare, adozioni a distanza a favore della Missione di Santa Teresa a Ilanivato (un quartiere della capitale Antananarivo): si tratta di una scuola gestita dalle suore Carmelitane. E questo grazie al contatto diretto con Suor Maria degli Angeli, originaria di Sementina, che vive in Madagascar da oltre 30 anni.
Innovativa, coraggiosa, indipendente, anticonformista, ribelle: era Niki de Saint Phalle. A vent’anni dalla sua scomparsa, il Kunsthaus di Zurigo ha dedicato alla realizzatrice delle gigantesche Nanas (termine francese e gergale per ragazze), che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, un’ampia retrospettiva. Inaugurata lo scorso settembre, l’esposizione è stata prolungata fino al 15 gennaio 2023. Considerata una fra i più importanti artisti del Ventesimo secolo, con le sue opere colorate, giocose, leggiadre e grottesche, emozionali, sicuramente eccentriche (soprattutto distinguibili), Niki de Saint Phalle ha raccontato anche molti aspetti della sua vita intima, dagli eventi traumatici alle difficoltà relazionali con i suoi genitori: l’arte per lei è stata una via d’uscita e una valvola di sfogo. Le sue creature – le Nana in particolare – raccontano una visione, il suo auspicio per la creazione di una società matriarcale.
Buona lettura!