Raduni, parola al sociologo Cattacin e a due giovani. Sotto la lente, il progetto di rilancio di S. Bernardino e gli sviluppi sulla A2 a Chiasso
Cominciano la nostra rassegna quotidiana, con l’approfondimento sulle realtà, spesso al limite della legalità, dei rave party. Mentre in Italia, il decreto Meloni mette in subbuglio il mondo di queste feste, proponiamo le testimonianze di due giovani ticinesi che ne fanno regolarmente parte e il punto di vista del sociologo Sandro Cattacin.
Ampio servizio sul progetto di rilancio di San Bernardino, firmato dall’imprenditore Stefano Artioli, che durante la presentazione nei giorni scorsi, ha suscitato un ampio interesse, oltre che l’approvazione del pubblico. Un successo che non sorprende visto che sono previsti 400 posti di lavoro in inverno e 250 in estate, un gettito fiscale quintuplicato e 40 milioni per gli impianti.
Spazio anche a Chiasso, che ha cullato per anni il sogno di spostare e mettere in galleria l’A2 nel suo tratto finale a sud. Ora, dopo che un paio di anni fa alcuni pianificatori hanno tolto l’idea dal cassetto, il progetto è giunto a un passaggio cruciale. Il Dipartimento del territorio (e con esso il Cantone) è pronto a farsi carico del dossier.
Domani il Casinò di Lugano compirà vent’anni. Intervista all’amministratore delegato Paolo Sanvido e al presidente del CdA Emanuele Stauffer. Partita verso Berna la richiesta di rinnovo della concessione federale della casa da gioco, che limita l’impatto della concorrenza campionese, e mette sotto la lente la questione energetica.
Il commento di Roberto Antonini è invece dedicato ai possibili sviluppi della guerra con l’avvicinarsi dell’inverno. I bombardamenti alla rete elettrica ucraina sono un primo segnale e gli esperti prevedono tempi duri per la popolazione che sta subendo il conflitto.