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In volo tra le fiamme: la dura vita del pilota d’elicottero

Mentre in Gambarogno si lotta contro il fuoco, a Lumino si sollecitano i lavori per evitare la replica del nubifragio dello scorso agosto

1 febbraio 2022
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Si chiamano Airbus H125. È il nome tecnico di alcuni degli ‘angeli del cielo’ in supporto ai pompieri nel lavoro di spegnimento dell’incendio sul Monte Gambarogno. Apparecchi leggeri, che possono trasportare fino a 1’000 litri d’acqua a carico. Ma quello del pilota d’elicottero alle prese con lo spegnimento di un incendio non è un lavoro di ordinaria amministrazione. Anzi, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Nell’edizione di oggi ne parliamo con Ferruccio Pozzi, capo pilota di lungo corso della Heli-Tv.

Ed è un’altra lotta contro le forze della natura quella che stanno portando avanti a Lumino i proprietari delle abitazioni toccate dal nubifragio del 7 agosto e che sollecitano interventi con una certa urgenza: «Ogni volta che piove rimaniamo col fiato sospeso e col naso all’insù».

A Pechino sta intanto per esaurirsi il conto alla rovescia per la cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici. Un conto alla rovescia che ha tutti i crismi dell’Odissea per il luganese Juan Domeniconi, preparatore acrobatico della squadra svizzera di mogul guarito da poco dal coronavirus e finito in quarantena al suo arrivo a Pechino.

Lorenzo Erroi, nella rubrica ‘Distruzioni per l’uso’ spezza una lancia a favore del sostegno ai media, definito ‘uno strumento in più di fronte alla rendita di posizione di certi colossi globali che ormai non stanno sul mercato, bensì lo creano e poi se lo mangiano a loro piacimento, come Crono con i suoi figlioli».

A tutti buona lettura!

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