Nell’edizione odierna anche il ‘muro di granito’ in Riviera, la Scuola media di Castione che vede la luce, le dinamiche Divoora e ‘quelli di Glasgow’
Tra le risposte al questionario della ricerca ‘Dignità, anziani e Covid-19’ nell’ambito dello studio ‘Corona immunitas Ticino’ ce n’è una che colpisce particolarmente: “Mi sono sentita vecchia di colpo”, risponde una 66enne. È una delle tante voci raccolte dallo studio Supsi su come gli over 65 hanno vissuto le restrizioni dovute al Covid-19, voci dalle quali emerge una critica alle modalità di comunicazione tenute dalle autorità durante la prima ondata. Ne scrive Federica Ciommiento nelle pagine di Cantone.
In quelle di Bellinzona, Marino Molinaro scrive del ‘muro di granito’ eretto in Riviera, sede del maggior numero di cave attive del Ticino, dove viene considerato negativo il risultato raggiunto col disegno di Legge sulle cave e così il Regolamento di applicazione, elaborati dal Dipartimento del territorio e posti in consultazione sino a fine ottobre. Nel rispedire al mittente entrambi, Comune e patriziati criticano l’intenzione di cantonalizzare gestione e vigilanza. Senza spostarci di distretto, la luce verde dal Consiglio di Stato (CdS) al progetto di nuova Scuola media a Castione si è quasi interamente accesa, dopo tre anni e mezzo di limbo provocato dai tre ricorsi interposti nel 2018 al CdS: respinti due ricorsi su tre; sul terzo, co-firmato da 56 abitanti, la decisione è imminente.
‘Nel panino del lavoro’ è il titolo del commento di Lorenzo Erroi, che dal più recente caso Divoora (una cosa “un po’ come Uber, ma per il cibo invece che per i taxi”) si estende alla mancanza di regole chiare nell’economia di mercato. Richiamando l’ottava Legge di Finagle, infine, in ‘Terra mia, colpa tua’ Roberto Scarcella si cala su promesse e auspici che arrivano dalla Conferenza sul Clima di Glasgow.
Buona lettura e buon mercoledì.