Educazione

I bisogni educativi speciali sotto la lente delle Università

Le Scuole universitarie ticinesi sono sempre più inclusive e accessibili per gli studenti e le studentesse con bisogni educativi speciali (Bes)

Nuove frecce all’arco degli insegnanti
(Depositphotos)

Dal 2021, L’Università della Svizzera italiana (Usi) e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) stanno lavorando a un progetto comune denominato “Special Educational Needs – Strategie per l’inclusione nelle Scuole universitarie della Svizzera italiana” (Sen-Si), sostenuto da swissuniversities, l’organizzazione mantello delle Scuole universitarie svizzere, nell’ambito del programma federale quadriennale P-7 Diversité, inclusion et égalité des chances dans le développement des hautes écoles 2021-24. Tra gli obiettivi del progetto vi è la volontà di garantire a tutti e a tutte un’istruzione universitaria di alta qualità in un ambiente formativo inclusivo. Il progetto promuove l’adozione dei principi dell’Universal Design for Learning (Udl) e dell’Universal Design for Instruction (Udi), che mirano a rendere l’istruzione più accessibile e inclusiva per tutti gli studenti e le studentesse. Nel perseguire questo scopo, il progetto si avvale della consulenza di un Gruppo di accompagnamento multidisciplinare composto da partner territoriali attivi sul tema, quali la Cancelleria dello Stato, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, la Pro Infirmis Ticino e Moesano e la Scuola universitaria federale per la formazione professionale.

Una realtà sempre più presente

I bisogni educativi speciali riguardano un insieme eterogeneo di condizioni, stabili o momentanee, che richiedono delle attenzioni speciali. La classificazione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) distingue tre macrocategorie: disabilità, difficoltà (rientrano in questa categoria i disturbi specifici dell’apprendimento – dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia – il disturbo da deficit dell’attenzione ecc.) e svantaggi (per esempio linguistici o socioeconomici). Il progetto Sen-Si si focalizza in particolare sulle prime due, in quanto si riferiscono a tratti diagnosticabili e per i quali le due istituzioni universitarie prevedono delle misure compensative o dispensative. La prevalenza dei disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) è stimata intorno al 4% nella popolazione adulta secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali - Dsm-5 (American Psychiatric Association, 2013).


Depositphotos
Non tutti imparano nello stesso modo

Un’indagine interna per fare il punto sullo stato della situazione

Il progetto Sen-Si Usi-Supsi ha come obiettivo quello di sviluppare, implementare e valutare una nuova serie di misure per sostenere gli studenti e le studentesse con bisogni educativi speciali, introducendo nei programmi formativi di Bachelor e Master, metodi e tecnologie didattiche innovative e rispettose delle diversità, per garantire una formazione universitaria di alta qualità per tutte e tutti e un ambiente sempre più inclusivo.

Al fine di conoscere la situazione attuale delle due istituzioni e identificare possibili margini di miglioramento, nella prima fase del progetto, oltre a una mappatura delle pratiche adottate nel ciclo scolastico di Grado secondario II, è stata effettuata un’indagine interna Usi e Supsi, tramite dei questionari, che ha coinvolto il corpo studentesco e il personale accademico e tecnico-amministrativo.

I risultati dell’indagine hanno portato a identificare misure virtuose su tre aree principali di intervento: condizioni quadro e regolamenti, formazione di coloro che sono coinvolti nell’insegnamento e nella didattica – corpo docente e staff tecnico-amministrativo – e sviluppo di una comunicazione interna sul tema.

Sono già state implementate le prime misure in questa direzione, in particolare per quanto riguarda la revisione delle basi normative. Questo include una maggiore esplicitazione del tema nei regolamenti dedicati alla formazione Bachelor e Master e la formalizzazione delle procedure di richiesta e ottenimento di misure compensative, mirate a garantire maggiore trasparenza.

Parallelamente, sono state ampliate le azioni e le misure compensative/dispensative per studentesse e studenti con Bes, sostenibili a lungo termine e comuni a tutti i Dipartimenti Supsi e a tutte le Facoltà Usi. Queste misure riguardano in particolare l’organizzazione degli studi, la didattica, l’accessibilità dei materiali e la valutazione/certificazione.

Le prospettive future

Nei prossimi anni, l’intenzione è di promuovere gradualmente l’adozione dei principi dell’Universal Design for Learning (Udl) e dell’Universal Design for Instruction (Udi). L’Udl propone di progettare percorsi educativi che rispondano all’eterogeneità degli studenti e delle studentesse, utilizzando molteplici mezzi di rappresentazione, azione ed espressione, e coinvolgimento. Questo approccio mira a ridurre le barriere formative e promuovere l’inclusività, rendendo in molti casi supeflue le misure compensatorie. L’Udi, applicato specificamente all’istruzione terziaria, enfatizza ulteriormente l’importanza di ambienti di apprendimento inclusivi e accessibili, integrando le tecnologie e i metodi didattici più avanzati per supportare tutti gli studenti e le studentesse, indipendentemente dalle loro abilità o background.

Parallelamente, si intensificheranno le attività di sensibilizzazione e formazione del corpo docente e di coloro che hanno una responsabilità dei programmi formativi. È già stato implementato un primo percorso di formazione interna sul tema dei Bes e della didattica inclusiva e accessibile, che sarà ulteriormente ampliato. L’obiettivo è garantire un supporto qualificato e consulenza alle persone referenti della formazione, per assicurare che le pratiche didattiche siano in linea con i principi dell’Udl.

Inoltre, le istituzioni stanno valutando la possibilità di adottare software che permettono di valutare l’accessibilità dei materiali didattici. A tal proposito, partirà a breve una sperimentazione di uno di questi programmi, coinvolgendo un gruppo di docenti dei due istituti universitari insieme all’équipe di progetto. Questo consentirà di testare e implementare strumenti innovativi per migliorare ulteriormente l’accessibilità dell’istruzione.

Il progetto Sen-Si è un progetto congiunto di Usi e Supsi finanziato da swissuniversities.

In collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento/Alta Scuola Pedagogica

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔