Dieci Comuni italiani, da nord a sud, fino alle isole, puntano a vedersi riconosciuti dal Patrimonio immateriale dell’Unesco
Sono dieci e insieme, i Carnevali storici d'Italia, hanno tutta l'intenzione di ottenere il riconoscimento a Patrimonio immateriale dell'Unesco. Con Fano capofila hanno, infatti, portato avanti la proposta per la prestigiosa candidatura i siciliani Acireale, Avola, Melilli e Sciacca, gli emiliani romagnoli Cento e San Giovanni in Persiceto, Fano (Marche), Foiano (Toscana), Putignano (Puglia) e Tempio Pausania (Sardegna).
«Il Carnevale per queste città è un tratto identitario e culturale – aveva commentato il sindaco di Fano Massimo Seri – che merita di trovare una corrispondenza adeguata. Ogni Carnevale porta con sé la storia di ogni città, ci sono maestranze, materiali, sfumature consolidate nel tempo. Il difficile arriva ora, visto che ci sarà da preparare un dossier nutrito e all'altezza delle aspettative». Il Carnevale, insomma, fra maschere, costumi, carri e gruppi musicali, è una cosa seria.