L’appuntamento è da Sotheby’s per il 14 novembre, l’opera è una delle poche ancora in mano a privati. Aspettative: oltre 50 milioni di dollari
È all’asta, nella sede londinese di Sotheby’s, il dipinto di Mondrian "Composition No.II 1930". L’appuntamento è per il 14 novembre: l’opera è una delle poche ancora in mano a privati e le aspettative sono per una vendita da oltre 50 milioni di dollari. Francesco Visalli, artista con base a Trieste, da oltre 15 anni studioso di Mondrian, ha condotto una ricerca sull’opera tra il 2019 e il 2021, notando alcune stranezze: "Il risultato è che quando Mondrian realizzò il dipinto nel 1930 non era come lo conosciamo oggi, in origine le linee erano più spesse e le modifiche sarebbero state apportate nel 1938". Quindi, secondo Visalli, l’opera messa all’asta è sì ‘Composition No.II 1930’, ma nella versione del 1938 e per questo chiede a Sotheby’s di sottoporre l’opera a Raggi X per comprovare le modifiche.
La scoperta di Visalli è confermata dallo storico dell’arte ed editore del Mondrian Edition Project Wietse Coppes del Netherland Institute for Art History (RKD) di Den Haag. Una settimana fa Visalli ha inviato un dettagliato report a Coppes con il risultato della sua analisi che è stata condivisa.
Tra la fine del 1929 e i primi mesi del 1930, Mondrian realizzò due dipinti molto simili, con una leggera differenza nelle dimensioni, 46x46 e 51x51 e una leggera differenza nelle proporzioni della composizione: ‘Composition with red, blue and yellow’, ora conservato presso il Kunsthaus di Zurigo, e ‘Composition No.II (Composition en Rouge, Blue et Juane)’, ora in una collezione privata.
Il dipinto più piccolo era stato acquistato da Alfred Roth, architetto svizzero, alla fine di febbraio 1930 pagando 1’500 franchi. L’altro, completato poco dopo, rimase all’artista. Poi venne esposto a Parigi e a Stoccolma; qui la mostra andò male e gli investitori che avevano finanziato l’esposizione sequestrarono molte opere, tra cui quelle di Mondrian. In qualche modo, non si sa come, nel 1936 l’artista tornò in possesso dei dipinti.
Nel 1937 l’opera venne esposta in due mostre a Basilea e Copenaghen. Durante il 1938, prima di emigrare a Londra, Mondrian decise di modificare il dipinto riducendo sensibilmente lo spessore delle linee.