Animali

Il Tamigi rigenerato è casa per gli squali

Fu dichiarato morto per inquinamento nel 1957. Ora il fiume, oltre che dei temibili predatori, è popolato anche di cavallucci marini, anguille e foche

Squalo d’archivio
10 novembre 2021
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Gli squali hanno trovato ‘casa’ lungo il Tamigi grazie agli sforzi di conservazione per riportare in vita il fiume di Londra, dichiarato “biologicamente morto” nel 1957 a causa dei livelli estremi d‘inquinamento. L’inversione di tendenza viene rivelata in un rapporto della Zoological Society of London (Zsl), che ha compiuto un vasto studio sulle condizioni del corso d’acqua. Fra le specie che lo abitano, infatti, ci sono esemplari di squali fra cui il galeo, che può raggiungere i due metri di lunghezza e vivere fino a 50 anni, il palombo stellato e il velenoso ‘spurdog’.

Il Tamigi, grazie alla sua elevata salinità, permette a molte specie animali di popolarlo: fra queste sono stati individuati cavallucci marini, anguille e foche. Gli scienziati ritengono che gli squali utilizzino l’estuario per partorire e questo è possibile grazie al miglioramento della qualità dell’acqua e delle concentrazioni di ossigeno nel fiume di 346 chilometri che scorre attraverso la capitale britannica.