Nel 2019 spedì una lettera al prefetto dell’isola di La Réunion in cui definiva gli abitanti ‘autoctoni che hanno ancora i loro geni selvaggi’
Ventimila euro di multa per insulti razzisti nell’isola di La Réunion, territorio francese. È quanto è stata condannata a pagare Brigitte Bardot, che nel 2019 indirizzò una lettera al prefetto dell’isola dell’Oceano Indiano in cui definiva gli abitanti “autoctoni che hanno ancora i loro geni selvaggi”, in riferimento al trattamento riservato agli animali. Una pena di 4mila euro di multa è stata inflitta anche a Bruno Jacquelin, addetto stampa di B.B., accusato di “complicità in offese pubbliche”. Su richiesta dell’attrice, Jacquelin aveva trasmesso la lettera a diversi media.
Bardot, 85 anni, da anni militante per la difesa degli animali, aveva indirizzato la lettera aperta nel marzo 2019 all’allora prefetto della Réunion, Amaury de Saint-Quentin, dicendosi “invasa da lettere che denunciano la barbarie degli abitanti della Réunion sugli animali”. L’ex attrice aveva allora parlato di “autoctoni che hanno ancora i loro geni selvaggi” paragonando La Réunion all’“isola del diavolo” con “una popolazione degenerata ancora impregnata di tradizioni barbare”.
Il 7 ottobre, durante il processo, l’accusa aveva chiesto una multa di 25mila euro per l’ex star e di 5mila euro per il suo collaboratore.