
La semplicità dei materiali che usa per le sue sculture cinetiche l'artista olandese Jennifer Townley nascondono, nella purezza ed eleganza dei movimenti ciclici e ripetitivi, la complessità che fa da punto di partenza delle sue opere.
Con forme geometriche create dal legno, metallo e messe in funzione da motori elettrici, l'artista crea sculture che, nella loro ripetitività geometrica (dei movimenti), assumono una vita infinita.
Nella sua webpage viene spiegato:
“Uno schema geometrico nell'arte islamica o i disegni matematici dell'artista olandese M. C. Escher servono spesso come ispirazione. Immagini dove linee e figure si abbinano così perfettamente che potrebbero essere ripetute all'infinito. Questa infinità, regolarità e obbedienza é ciò che che Townley anche trova affascinante nelle macchine meccaniche; sono robuste, efficaci e apparentemente immortali. L'artista é affascinata da come una macchina può convertire un semplice movimento circolare (motore rotativo) in un complicato e caotico schema in movimento".