Siamo a nord di Barcellona nella zona prepireneica e abbiamo appena terminato un percorso infinito, pieno zeppo di curve per un totale di 325 km. Stanchezza alla mano o al piede sinistro per tutte le cambiate? Neanche per sogno! Grazie alla nuova MT-09 equipaggiata con il cambio automatizzato/manuale (robotizzato) Y-AMT ci bastava premere due bottoni con le dita della mano e il gioco era fatto.
Iniziamo con ordine, la Yamaha MT-09 2024 l’avevamo provata e presentata a inizio anno con un test svolto sull’isola di Lanzarote (qui il link dell’articolo https://www.laregione.ch/1736211), ma in questa prova dedicata alla nuova tecnologia Y-AMT abbiamo ulteriormente potuto verificare le sue peculiarità. Vi ricordo che il modello 09 si posiziona tra il modello 07 e l’ammiraglia 10. A nostro avviso rappresenta un eccellente compromesso fra potenza e guidabilità per un utilizzo stradale dinamico e coinvolgente. Il tre cilindri di 890 cm3 con una di potenza di 120 CV si dimostra consistente in qualsiasi range di utilizzo e dà sempre la sensazione di essere nel pieno della coppia motrice. L’allungo non è infinito ma generoso e senza indugi fino al limitatore. Per divertirsi su strade sinuose, passi alpini o altro la potenza basta e avanza. La ciclistica è in puro stile giap, facile e intuitiva. La sua missione? Affrontare percorsi tortuosi. Un aspetto migliorabile, che avevamo già constatato durante la presentazione, è il feeling con l’avantreno. Una maggior comunicativa aggiungerebbe ulteriore gusto alla guida.
Prima di trasmettervi la nostra opinione ed esperienza vissuta vi riassumiamo il concetto Yamaha Y-AMT.
La sigla Y-AMT sta per Yamaha Automated Manual Transmission (cambio manuale automatico) e ha radici lontane. Quasi vent’anni fa, Yamaha era già stata all’avanguardia nel settore del cambio automatico delle moto con lo sviluppo del sistema YCC-S (Yamaha Chip Controlled Shift) per la sport-tourer FJR1300.
L’YCC-S presentava un sistema ad attuazione automatica della frizione idraulica che permetteva al pilota di cambiare marcia manualmente utilizzando una leva del cambio.
A differenza del sistema idraulico YCC-S, l’Y-AMT utilizza due motori elettrici che assumono le funzioni tradizionalmente eseguite dalla mano sinistra e dal piede del pilota. Il peso del sistema è di soli 2,8 kg ed è stato progettato per consentire un’installazione snella e leggera, conservando il design compatto del telaio Yamaha con un motore che non è più largo, mantenendo la sensazione di leggerezza di una moto tradizionale e preservando al contempo la maneggevolezza e le prestazioni della moto. In combinazione con il sistema di controllo dell’acceleratore (YCC-T) “ride-by-wire” di Yamaha, le modalità di guida intercambiabili e le funzioni di cruise control, una moto equipaggiata con l’Y-AMT può essere configurata per ogni tipo di guida.
Laddove le precedenti trasmissioni simili per moto erano in genere mirate alle applicazioni touring, l’Y- AMT è stata sviluppata per migliorare la guida sportiva.
L’Y-AMT consente di regolare le caratteristiche del cambio della moto in base alle preferenze del pilota e alle diverse condizioni della strada, grazie alla scelta di un cambio manuale “MT” o “AT” completamente automatico.
Con la trasmissione manuale (MT), i cambi di marcia sono rapidi grazie a un semplice tocco, senza dover usare manualmente la leva della frizione. I cambi sono regolati con l’indice e il pollice, tramite due leve: una leva con il simbolo “+” per le marce superiori e una leva con il simbolo “-” per le marce inferiori. Per un maggiore controllo nella guida più sportiva, è possibile tirare la leva con il simbolo “+” per sollevarla e spingerla verso il basso solo con l’indice, il che offre una maggiore libertà, in quanto non è necessario rimuovere il pollice dal manubrio.
Mediante la trasmissione completamente automatica (AT), i conducenti possono scegliere tra due programmi per adattarsi ai diversi scenari di guida, facilmente selezionabili in qualsiasi momento con la semplice pressione del pulsante “mode”.
Se sei alla ricerca di una guida dinamica e fun su strade extraurbane, puoi scegliere l’opzione “D+”, che offre un cambio di marcia sportivo. Gli appassionati che viaggiano su lunghe distanze in autostrada o per utilizzo commuting possono scegliere la modalità “D”, che offre un’esperienza di cambio più morbida, mantenendo bassi i giri/min, per dare maggiore sicurezza al pilota a bassi regimi in condizioni di guida urbana. In AT, il pilota può anche scegliere di cambiare manualmente in qualsiasi momento, semplicemente usando le leve del cambio a vista.
L’Y-AMT è un esempio perfetto del rapporto tra pilota e macchina messo in risalto dalla filosofia Jin-Ki Kanno di Yamaha, che vuol offrire un’esperienza di guida divertente e nuova.
Le moto equipaggiate con l’Y-AMT vogliono rendere la guida più coinvolgente offrendo la sensazione del Kando, una parola giapponese che esprime profonda soddisfazione e intensa eccitazione.
Yamaha inizierà a introdurre l’Y-AMT in una serie di modelli nel prossimo futuro, integrando questa innovazione nella guida sportiva, nei viaggi e negli spostamenti urbani.
Ci siamo posti la domanda se la scelta di Yamaha di dotare l’ottima MT-09 con un ulteriore step tecnologico come il cambio Y-AMT fosse azzardata, insomma su una moto che già si guida bene a cosa serve un cambio automatizzato?
Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale con macchine con guida autonoma, saranno queste la direzione e la volontà dei costruttori di motociclette o semplicemente vogliono facilitare la vita ai futuri centauri con esperienze di guida da scooteristi? Fatto sta che la mattina prima della prova eravamo ancora scettici ma alla sera entusiasti. Se per la guida in città in modalità D (automatica) il vantaggio si limita a una questione di comodità, non doversi occupare della leva della frizione, non sporcarsi le scarpe con la leva del cambio, porterebbe di conseguenza la guida nel traffico a essere più confortevole. Il passaggio da una marcia all’altra avviene autonomamente e abbastanza progressivo, serve qualche chilometro per entrare in sintonia. Tutta un’altra storia è durante una guida dinamica su percorsi tortuosi. Impostando la modalità su manuale decidiamo noi il momento delle cambiate, che avvengono rapide e precise (1/10 secondo), e la guida si rivela un gioco entusiasmante. La posizione dei piedi e di conseguenza del corpo rimane sempre ottimale a tutto vantaggio della concentrazione di guida. Si rimane focalizzati sulla scelta delle traiettorie e tra accelerazioni e frenate eseguiamo rapide cambiate con impulsi sui comandi manuali per una guida ancor più coinvolgente. La scalata è talmente fluida che osiamo cambiare marcia anche quando capita di entrare in curva con un rapporto troppo lungo, basta un semplice impulso con il pollice e recuperiamo immediatamente la traiettoria senza il rischio di perdite d’aderenza sul posteriore. Yamaha offrirà questa opzione a partire da subito sulla MT-09 e su altri modelli a partire dal 2025. Spero che l’opzione venga offerta al più presto anche sui modelli Supersportivi, per un divertimento in circuito da Playstation.