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Yamaha XSR900 GP, fascino del passato

Siamo andati in Portogallo a provare la nuova GP della XSR, ispirata esteticamente alle corse delle 500 GP degli anni 80

Si disimpegna bene anche fra i cordoli in pista
16 maggio 2024
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Dopo la prima XSR 900 del 2016, versione “naked vintage” per questo 2024 arriva la versione GP con un’estetica decisamente ispirata alle moto da corsa degli anni 80 e 90. Come non ricordare le gare delle 500 due tempi di quell’epoca, con i colori che ricordano il periodo storico di Wayne Rainey. Un modello quindi che ci riporta nostalgicamente a un periodo iconico delle competizioni di quei tempi.

Cambio elettronico e motore CP3 890 Euro5+

La XSR900 GP è la prima Faster Son a presentare il quickshifter di terza generazione, è stato inoltre modificato negli ingranaggi dalla terza alla sesta marcia. Il motore è il collaudato tre cilindri che monta la sorella naked XSR900, la MT-09 e la Tracer 900: vengono dichiarati 119 cavalli a 10.000 giri e una coppia massima di 93 Nm a 7.000 giri. Modifiche marginali anche all’airbox per conferire un sound più gratificante ai medi regimi.

Elettronica e ciclistica di qualità

Sviluppata direttamente dai sistemi elettronici sulla R1 la piattaforma inerziale a sei assi sovraintende al sistema di controllo di trazione (TCS), il sistema di controllo dello slittamento (SCS), il sistema di controllo dell’impennata (LIF) e il sistema di controllo della frenata (BC). Presente anche il sistema Yamaha Ride Control (YRC) con tre riding mode fissi (street, Sport,Rain) e due custom sui quali anche attraverso lo smartphone grazie alla connettività di serie si può intervenire per regolare i controlli elettronici. La Communication Control Unit (CCU) è infatti in grado di collegare lo smartphone alla moto tramite il link all’app MyRide e gestire chiamate e musica oltre alla navigazione integrata Garmin StreetCross. Di serie troviamo pure il Cruise Control e una presa USB-C.

Anche la ciclistica su questa GP è decisamente di qualità, detto ciò il telaio è un Deltabox con struttura a diamante, verniciato in argento (mentre, per esempio, per un periodo quello delle YZR 500 del Team Roberts fu verniciato in nero), all’avantreno monta una forcella KYB USD da 43 mm e 130 mm di escursione, rivista nella taratura e nei meccanismi di regolazione, è completamente regolabile (la compressione anche nelle alte e basse velocità) esattamente come il mono posteriore con leveraggi progressivi, con pomello esterno per il precarico che offre 131 mm di escursione alla ruota.

L’interasse è stato portato a 1.500 mm, 55 mm in più della XSR naked e della MT-09, questo per migliorare ulteriormente la stabilità della GP alle alte velocità.

Nessuna rivoluzione per l’impianto frenante che all’avantreno monta però una nuova pompa Brembo radiale da 16 mm, ovviamente è presente l’ABS a doppio canale con funzione cornering.

Nuova posizione di guida e strumentazione racer

Manubri separati “clip on” sono più avanti di 93 mm e 114 mm più bassi, anche il piano di seduta è avanzato di 12 mm e 37 mm più alta (sella a 835 mm). Le pedane in alluminio sono regolabili su due posizioni in altezza, si trovano 26 mm più indietro e più alte, tutto questo rapportato alla sorella XSR900 naked, ne deriva una posizione di guida più sportiva, abbastanza simile a quella della R7. La strumentazione TFT da 5 pollici in stile racer contribuisce anche lei a rendere l’esperienza di guida più sportiva, si può scegliere fra quattro diverse visualizzazioni, in particolare il contagiri in stile analogico, ispirato alle moto da corsa di un tempo.

In sella: estetica affascinante e prestazioni sportive

Sono le 8.30 del mattino l’aria è frizzante, la giornata promette bene perché il cielo è sereno. La nuova XSR900 GP ci riporta indietro nel tempo, il suo aspetto è decisamente accattivante, la cura dei dettagli e le rifiniture sono di ottima qualità. Saliamo in sella, la posizione di guida è sportiva, niente di estremo naturalmente, perché non è paragonabile alle posizioni di guida che ritroviamo oggi sulle varie supersportive destinate alla guida fra i cordoli di un circuito. Ci attendono 210 chilometri di guida lungo un percorso variegato, strade sulla costa a picco sull’oceano, città costiere con molto traffico e il passaggio in pista all’Estoril per foto e video. In Yamaha hanno pensato che fosse interessante e appropriato ambientare qualche scatto tra i cordoli di un circuito che ha ospitato nel passato grandi corse, anche se è da tempo che è uscito dai calendari di Formula Uno, MotoGP e Superbike. Le scritte un po’ sbiadite testimoniano ormai tempi gloriosi alle spalle di questo mitico circuito. Ma torniamo alla nostra prova: tutta la prima parte del test purtroppo si è svolta nel traffico, tra rotonde, stop e code, un’occasione utile per verificarne la versatilità. La fluidità del tre cilindri Yamaha (uno tra i migliori oggi in commercio a nostro parere per l’utilizzo stradale), il nuovo cambio elettronico, oggettivamente irreprensibile, e la buona maneggevolezza permettono di disimpegnarsi in modo semplice e naturale anche in frangenti poco divertenti come il traffico cittadino. Quando le curve si distendono in successione la XSR GP mostra il suo vero carattere da sportiva stradale, rigorosa e precisa nel tenere la traiettoria impostata con un avantreno comunicativo che regala sempre un ottimo feeling. Quello che sorprende è la grande stabilità nel veloce, grazie a una ciclistica di qualità, anche se il mono sui tratti sconnessi risulta un po’ rigido nel setting scelto da Yamaha. Si può intervenire comunque a piacimento perché le sospensioni sono completamente regolabili, sì le sospensioni sono più improntate al sostegno e alla precisione di guida e meno al comfort. Motore e cambio elettronico sono altri due punti di forza di questo modello, come lo è anche l’impianto frenante, potente e modulabile, perfetto per frenare “l’irruenza” del 3 cilindri in modalità Sport, che fra i Riding Mode a disposizione è sicuramente quello che esalta di più la natura del mezzo: erogazione “aggressiva” e zero effetto On/Off. Dopo tutti i chilometri percorsi abbiamo accusato qualche piccolo indolenzimento ai polsi, niente di grave, vi garantiamo che la XSR900 GP vi ripagherà con un piacere di guida da riferimento e un sound emozionante. Una moto destinata a chi? Difficile dirlo in tempi di Crossover e “tuttofare” avventurose. Ma chi ama le belle sensazioni su strada, la guida sportiva e i mezzi ricchi di fascino e storia difficilmente sapranno resisterle.

Accessori Yamaha dedicati

Yamaha ha sviluppato una vasta gamma di pacchetti e singoli accessori originali che consentono di personalizzare facilmente la propria GP. L’elenco comprende inoltre una carena inferiore, un portatarga, un parabrezza in tinta e un sistema di scarico Akrapovic.

Scheda Tecnica

Motore

Tre cilindri, 4 valvole
raffreddato a liquido, EURO5+

Cilindrata890 cc
Potenza max87,5 kW/119 CV a 10.000 giri/min
Coppia max93 Nm a 7.000 giri/min
TelaioDeltabox in alluminio
Sospensione anteriore

Forcella a steli rovesciati KYB
completamente regolabile
escursione 130 mm

Sospensione posteriore

Mono KYB completamente regolabile
escursione 131 mm

Freno anterioreDoppio disco da 298 mm
Freno posterioreDisco da 245 mm
Pneumatici

Anteriore 120/70-ZR17
Posteriore 180/55-ZR17

Peso200 chilogrammi con il pieno
Capacità serbatoio14 litri
Prezzo, colori e disponibilità

Franchi 13’990 nei colori Legend Red
e Power Grey
Fornibile da subito