Siamo a Faro, Sud del Portogallo, per testare una delle novità più importanti di casa Honda per il 2024, la CRF 1100L Africa Twin Adventure Sports
In Honda hanno voluto ampliare la scelta e avere una Africa Twin più orientata verso un turismo a lungo raggio. In più, hanno ascoltato i molti affezionati clienti che invocavano un modello più stradale, più adatto a viaggiare anche con il passeggero.
Da queste analisi nasce la nuova Adventure Sports, quella con il serbatoio da 25 litri per intenderci. La prima mossa è stata quella di implementare il cerchio anteriore da 19 pollici, decisione mirata a migliorare la dinamica, la rigidità e, non da ultimo, montare uno pneumatico Tubeless con una maggiore impronta a terra per migliorare la stabilità.
E i puristi della mitica Africona cosa dicono? Non devono preoccuparsi! In Honda non si sono dimenticati di aggiornare la CRF 1100L Africa Twin con il “ruotone” da 21 pollici, in dotazione dell’iconico modello fin dall’esordio avvenuto nel lontano 1988.
- cerchioni Tubeless 18 pollici al posteriore e 19 pollici all’anteriore,
- sospensioni Showa elettroniche adattate al nuovo modello e corsa leggermente diminuita (210 mm anteriore e 200 mm posteriore) per abbassare la sella e il baricentro,
- le sospensioni possono essere regolate anche in marcia,
- posizione di guida adattata e altezza sella regolabile da 835 a 855 mm (sella opzionale da 795 a 815 mm). Migliorato il comfort della sella +8% di larghezza,
- la rigidità del telaio all’altezza del canotto di sterzo è stata ottimizzata per avere una miglior aderenza della ruota anteriore, il peso complessivo del telaio è diminuito di 1,8 kg,
- peso in ordine di marcia (con il pieno di carburante): 243 kg e 253 kg nella versione DCT,
- carena ridisegnata e cupolino regolabile in altezza per aumentare la protezione aerodinamica,
- il motore è stato migliorato, +7% di coppia a 5’500 giri (prima la coppia massima era a 6’250 giri),
- la trasmissione automatica DCT è stata ulteriormente affinata con diverse modalità di guida,
- luci anabbaglianti che si adattano all’angolo di piega, cruise control, manopole riscaldabili e cruscotto con uno schermo tattile.
Pronti a esplorare la bellissima regione dell’Algarve, in sella, si parte per il test della nuova Honda Africa Twin Adventure Sports.
Come di consueto i tecnici ci spiegano i vari riding mode e i vari settaggi delle sospensioni.
I primi chilometri del test si svolgono su strade urbane ed extraurbane, partiamo con il modello con cambio DCT.
Dato che siamo possessori di una Africa Twin con il cerchio da 21 pollici notiamo subito una seduta più bassa, la percezione è quella di viaggiare più a contatto con l’asfalto. La nuova sella e la posizione di guida ci fanno aumentare il desiderio di guidare tutto il giorno.
Viaggiamo con il cambio impostato in D e a moto rettilineo non ci sembra di guidare una Africa Twin più caricata sull’anteriore, il cambio ci asseconda molto bene, le ripartenze da fermo come le manovre a bassa velocità sono un gioco da ragazzi con il baricentro abbassato.
Come detto, a primo acchito non sentiamo di avere sotto il sedere una Africa completamente snaturata, ma le prime curve ci regalano un buon feeling sull’anteriore, una bella sensazione di appoggio.
Il Sud del Portogallo offre paesaggi fantastici e la nuova Africa ben si adatta a ogni situazione, iniziano le strade più tortuose e cominciamo a danzare nelle curve.
Giochiamo con le impostazioni: cambio in Sport e regolazione delle sospensioni a piacimento. Certi settaggi degli ammortizzatori si possono fare anche in movimento e diventa facile adattare la moto alle circostanze.
Il cambio in Sport ci piace molto soprattutto in fase di scalata, inserisce le marce al momento giusto, in accelerazione cambia a giri più alti e mantiene la marcia inserita più a lungo, specialmente in S2.
Proviamo le regolazioni delle sospensioni “guida con le valigie” e guida in “due persone”:
con queste impostazioni le sensazioni cambiano, la moto è più veloce a entrare in curva, abbiamo l’impressione di poter spingere di più, la moto segue meglio le linee, è più precisa.
Dove si guidava con un buon ritmo e l’asfalto impeccabile, la nuova Africa ci è piaciuta particolarmente con le sospensioni impostate su guida in “due persone”, all’opposto, quando il fondo è sconnesso forse risulta più appropriato chiudere un po’ il ritorno dell’ammortizzatore posteriore. Provando la moto con le sospensioni in “guida con le valigie” abbiamo trovato un buon compromesso tra una conduzione pacata e un’attitudine più decisa e reattiva.
Interessante la prova della versione 2023 (dotata di sospensioni tradizionali); abbiamo ritrovato subito la moto dalla guida più rotonda con trasferimenti di carico decisamente più marcati. Nel pomeriggio siamo passati alla moto con il cambio tradizionale dotato di quick-shift; riteniamo che la scelta della tipologia del cambio sia una cosa veramente di carattere personale, consigliamo di provare le due soluzioni prima di procedere all’acquisto. Se analizziamo i dati di vendita notiamo che dal 2020 i clienti optano maggiormente per la versione Adventure Sports e il Cambio DCT ha avuto un sostanziale aumento di commissioni.
Di tutto un po’; ruota da 19 pollici, baricentro basso, sospensioni più controllate e rigidità del telaio aumentata rendono la nuova Africa più dinamica. Le variazioni di angolo di piega sono più veloci, abbiamo osservato che si riesce a spigolare le curve quando serve. Possiamo considerare infine di aver provato una Africa Twin sicuramente più sportiva nell’uso stradale.
I freni sono ben proporzionati, si riesce a rallentare bene la moto a patto di utilizzare una buona pressione sulla leva. A nostro parere, vista la vocazione stradale della Adventure Sports sarebbe interessante avere un freno anteriore con più mordente nel primo attacco, questo consentirebbe di frenare con una migliore sensibilità usando meno forza con le dita.
La nuova Africa Twin Adventure Sports risulta veramente bilanciata sotto vari aspetti, questo nuovo schema assieme alla classica versione con il “ruotone” rende l’Africa Twin ancora più globale.
Motore | Bicilindrico parallelo, raffreddato a liquido, 4 valvole per cilindro |
Cilindrata | 1’084 |
Potenza | 102 CV a 7’500 giri/min |
Coppia | 112 Nm a 5’500 giri/min |
Interasse | 1’570 mm |
Altezza sella | 835/855 mm |
Cerchio Ant. | A raggi, 19 M/C x MT 2.5 |
Cerchio Post. | A raggi, 18 M/C x MT 4.0 |
Pneumatico Ant. | 110/80-R19 (Tubeless) |
Pneumatico Post. | 150/70-R18 (Tubeless) |
Sospensione Ant. | Forcella Showa a controllo elettronico |
Sospensione Post. | Monoammortizzatore Showa a controllo elettronico con leveraggio Pro-Link, escursione 200 mm |
Capacità serbatoio | 24,8 litri |
Prezzo | Versione cambio manuale a 6 rapporti Chf 20'590 |