Siamo a Malaga per la presentazione stampa della nuova Tiger 900, una moto adventure di media cilindrata presentata in 3 versioni
La prova è stata organizzata in due distinte giornate in modo da testare nei minimi dettagli le due versioni premium; la Rally PRO l’abbiamo guidata prevalentemente su sterrato, mentre la GT PRO ci è stata presentata sulle variegate strade del Sud della Spagna.
La Triumph Tiger 900 viene progettata, sviluppata e collaudata in Inghilterra.
La politica della Casa madre è sempre stata quella di inserire sul mercato prodotti profondamente testati in prove estenuanti, condotte da collaudatori di grosso calibro con un’immensa esperienza.
Sicuramente il motore è stato oggetto di un accurato aggiornamento, la potenza è cresciuta, dai precedenti 95 cv agli attuali 108 cv, i tecnici hanno anche posto l’accento sul rendere il motore sfruttabile ai bassi e medi regimi di rotazione. Oltre a ottenere migliori prestazioni i consumi si sono abbassati fino al 9%. Il nuovo scarico è stato evoluto per enfatizzare il sound dell’esclusivo 3 cilindri di Hinckley.
La posizione di guida risulta differente tra il modello ON e OFF road, studiata per adattarsi alla diversa vocazione della Tiger e migliorare il controllo in fuoristrada.
Elettronica perfezionata per permettere al conducente di guidare in ottima sintonia.
Esteticamente ci sono state delle piccole modifiche per migliorare l’aerodinamica a beneficio del conducente e dare un “taglio più racing”.
Siamo al centro Triumph Adventure Experience, situato nei pressi di Malaga e considerato uno dei migliori centri per il turismo in moto d’Europa, si possono noleggiare le moto ed essere seguiti in tutto e per tutto dagli istruttori Triumph.
Siamo partiti per il test con una curiosità che ci frullava nella mente: chissà se il 3 cilindri è adatto ad una guida in fuoristrada?
L’idea di guidare su sterrato ci allettava parecchio. Dopo una giornata di guida in off road siamo arrivati alla fine del percorso con le fiacche sulle mani, stanchi ma convinti di aver provato a fondo la nuova Tiger 900.
Ebbene si, il 3 cilindri ci ha convinti, la gestione del gas su fondi scivolosi risulta un gioco da ragazzi. La nuova Tiger 900 è facile da controllare anche perché la connessione tra gas e ruota posteriore risulta precisa e intuitiva, il gas elettronico è stato settato in maniera spettacolare in tutti i riding mode.
Abbiamo guidato prevalentemente in maniera “old style” (con i controlli dinamici spenti) e vi posso assicurare che è stato un vero spasso, questo, a nostro parere, la dice lunga sull’affinamento che è stato raggiunto dalla nuova Tiger.
La frizione è molto modulabile, quasi come quella di una moto specialistica da enduro, si usa con un dito anche nei passaggi tecnici a bassa velocità.
I freni sono potenti su asfalto e offrono un ottimo feeling in off road, si percepisce bene il limite del bloccaggio quando si viaggia con il sistema ABS spento.
Abbiamo particolarmente apprezzato sulla Rally PRO la posizione in sella dedicata alla guida Adventure, manubrio avanzato, rialzato e pedane arretrate rispetto alla GT PRO per essere guidata anche in piedi sullo sterrato.
Su asfalto bagnato la Rally PRO con ruote da 21 chiude bene le curve, la bassa velocità e lo pneumatico da 90 mm anteriore, aiutano la moto a curvare stretto con poco angolo di piega.
La prova della Tiger GT PRO si è svolta prevalentemente su asfalto bagnato, purtroppo non abbiamo potuto spingere la nuova Tiger come volevamo per capire come si comporta con i cerchi in alluminio e la ruota da 19 pollici all’anteriore.
La posizione di guida è molto accogliente, la moto risulta stretta e la minore altezza da terra rende la GT PRO adatta anche ai conducenti bassi di statura o con poca esperienza con questa tipologia di moto. Si può quasi affermare che sia una moto per tutti anche se si tratta di una moto di una certa taratura.
La sella è stata argomento di sviluppo da parte dei tecnici, risulta larga sulla parte posteriore della seduta e rastremata davanti, questo aiuta il controllo e favorisce l’appoggio dei piedi a terra.
L’imbottitura è ottima, sostiene bene e risulta confortevole anche dopo lunghe distanze.
Abbiamo apprezzato le manopole e la sella riscaldate (di serie sui due modelli presentati) durante la prova on road dove abbiamo guidato sotto la pioggia e a temperature di 9 gradi.
In Triumph hanno a cuore la qualità, si percepisce che oltre alla progettazione c’è un grande lavoro di collaudo e affinamento, la nuova Tiger 900 raggiunge l’equilibrio perfetto tra versatilità, prestazioni, carattere e non da ultimo un buon comfort generale.