Auto e moto

Suzuki Swift Sport Cup, voglia di correre

Con la compatta sportiva di serie si può gareggiare nel trofeo monomarca di slalom. Le gomme semi-slick autorizzate aggiungono mordente e precisione

Il regolamento Swiss Racing Cup Suzuki di slalom non consente alcuna modifica tecnica, ad eccezione di gomme stradali semi-slick e scarico inox
4 dicembre 2023
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In gara con una spesa davvero minima, senza alterare il carattere comunque stradale e a tutto campo che la compatta sportiva Suzuki vanta: al volante della Swift Sport ci si può cimentare nella serie Swiss Racing Cup, trofeo monomarca di slalom riservato a questo specifico modello, aggiungendo – se lo si vuole – giusto gomme più performanti e un differente terminale di scarico. La partecipazione stessa è agevolata al massimo per invogliare le presenze: non è necessaria alcuna esperienza negli sport motoristici né possedere una specifica licenza di corsa, bastando il semplice permesso rilasciato da Autosport Schweiz. La serie, quest’anno articolata su sei appuntamenti concentrati tra aprile e giugno, prevede inoltre diversi premi riservati a tutti i concorrenti; dai 300 franchi a gara per la semplice partecipazione, a condizione di portare a termine almeno tre slalom, fino ai 5’000 franchi riservati al vincitore (ma sono premiati i primi dieci classificati) cui si aggiunge il buono per pneumatici Yokohama del valore di 1’500 franchi.

Le coperture fanno la differenza sulla vettura, in special modo nello slalom che per sua natura esalta la rapidità del veicolo nell’inserimento in curva, nell’aderenza laterale e nei cambi di direzione. Il regolamento Suzuki ammette l’impiego di coperture specifiche Yokohama semi-slick 205/45 R17 in alternativa a quelle stradali (entrambe sempre su cerchi standard), mentre tutto il resto dell’auto deve rimanere strettamente standard, con l’eccezione del terminale di scarico inox di modello specifico approvato. Un esemplare così equipaggiato, dunque “pronto gara”, è proprio quello che abbiamo potuto provare per questo test. Al volante si avverte subito la tonalità appena più piena e bassa del motore, dovuta alla marmitta più leggera che tuttavia non modifica le prestazioni; la guida è agile e discretamente reattiva, in special modo grazie al peso molto contenuto per gli standard attuali delle automobili.

Cerchiamo subito qualche curva per saggiare la Swift Sport con le “scarpe” più performanti, che necessitano comunque di scaldarsi un po’ per offrire il miglior rendimento: da un appoggio all’altro la spalla più rigida e con superiore aderenza offre subito più precisione e una confidenza affilata, che invita alla calibrazione fine della guida tra rapidità in curva e velocità di uscita. Quel che ci vuole per ottenere i migliori risultati nello slalom. La Sport così equipaggiata permette infatti di forzare ben di più la mano in ingresso, grazie al sottosterzo che diviene minimo con le Yokohama semi-slick; tuttavia, così facendo si finisce per esagerare con la ricerca della massima aderenza laterale, a discapito della fluidità che invece serve nella successiva accelerazione. Anche perché la potenza è comunque contenuta e ogni cavallo è prezioso per guadagnare metri in allungo: sotto questo aspetto la compatta giapponese da slalom ci appare decisamente convincente per il largo potenziale di affinamento che può offrire al pilota alle prime esperienze.

Al di fuori dello sport, la Swift è quella conosciuta in tutto e per tutto; agile, compatta, per nulla estrema nello stesso assetto. Frenata sì ma senza eccessi, in grado di assorbire correttamente le sconnessioni delle strade comuni. Il rombo un po’ più pieno dello scarico tende a sua volta a scomparire ad andatura costante, ripristinando di fatto la discreta insonorizzazione. Anche grazie al sistema ibrido leggero, che aiuta l’1.4 turbo ai regimi più bassi, gli stessi consumi nella marcia di tutti i giorni restano ben contenuti, attestandosi in media attorno a 6 l/100 km o poco più. Note sempre piacevoli vengono poi dal cambio manuale, ben manovrabile e piuttosto rapido nei passaggi dei rapporti, così come dall’impianto frenante che si mostra solido e ben dosabile. Altrettanto completa la dotazione in termini di assistenti attivi alla guida. Sempre funzionale e piuttosto spaziosa l’accoglienza interna, con arredo semplice ma pratico e schermo centrale da 7”.

Scheda Tecnica

ModelloSuzuki Swift Sport
VersioneCompact Top Hybrid
Motore4 cilindri, benzina (turbo), 1.4 litri
Potenza, coppia129 cv, 235 Nm
TrazioneAnteriore
CambioManuale 6 rapporti
Massa a vuoto1’095 kg
0-100 km/h9,1 secondi
Velocità massima210 km/h
Consumo medio5,6 l/100 km (omologato)
Prezzo27’990 Chf