L’abbiamo provata per voi lungo le belle e tortuose strade dell’Ogliastra in Sardegna. Dispone di tanta tecnologia per migliorare comfort e sicurezza
La nuova Tracer 9 GT+ è una moto dotata di tecnologie di ultima generazione per rendere i viaggi più confortevoli e sicuri. È il modello di punta della gamma Tracer, ed è stata scelta per far debuttare una serie di tecnologie innovative. La casa di Iwata ha mantenuto i punti di forza dei precedenti modelli ma ha realizzato la Sport Touring più sofisticata costruita fino a oggi.
Le novità più importanti riguardano l’elettronica e la tecnologia che questo nuovo modello mette a disposizione dell’utente. La Tracer 9 GT+ è il primo modello di casa Yamaha dotato di un sistema di controllo adattativo della velocità (ACC), si tratta di un sistema di assistenza alla guida avanzato che offre tutti i vantaggi del Cruise Control oltre alla possibilità di mantenere automaticamente una distanza fissa dal veicolo precedente.
Un radar a onde millimetriche (del peso di soli 200 grammi) misura costantemente la distanza dal veicolo che precede la Tracer. L’ACC controlla la velocità di crociera, la decelerazione e l’accelerazione per adattarsi in automatico alle condizioni stradali. Il conducente può selezionare una delle quattro opzioni di distanza di sicurezza in base alle proprie preferenze.
L’ACC funziona fra i 30 km/h e i 160 km/h: in prima o in seconda marcia da 30 km/h, in terza o quarta marcia da 40 km/h e in quinta e in sesta marcia da 50 km/h. Oltre a tutto ciò, l’ACC dispone anche di una funzione di assistenza in curva che impedisce l’aumento di velocità quando il sistema rileva che la moto è in curva e, se il radar rileva un veicolo che precede, limita anche il livello di accelerazione. La moto può contare anche su di un sistema di assistenza nel sorpasso dell’ACC che consente alla Tracer 9 GT+ di accelerare in modo più fluido, quando rileva che l’indicatore di direzione della moto è acceso, quindi quando la moto sta per effettuare un sorpasso.
Oltre all’ACC dispone anche del sistema di frenata unificata (UBS, Unified Brake System) con collegamento radar. In pratica, il nuovo sistema offre una maggiore capacità di controllo utilizzando i dati del radar a onde millimetriche e dell’IMU (Inertial Measurement Unit) a 6 assi per assistere il conducente e regolare le forze in frenata, tramite il gruppo idraulico Bosch che ottimizza il controllo dell’impianto frenante.
Se il sistema calcola che l’azione frenante non è sufficiente a impedire una collisione con il veicolo che precede la moto, aumenta la pressione dei freni sulla ruota anteriore e quella posteriore per aiutare la moto a rallentare. Questa soluzione tecnica si occupa anche di distribuire la forza frenante tra anteriore e posteriore se si usa solo il freno anteriore o solo il posteriore.
Il nuovo schermo TFT da 7 pollici è dotato di connettività USB, Wi-Fi o Bluetooth. Una volta connesso si possono vedere informazioni su chiamate in arrivo, e-mail e messaggi sul quadro strumenti TFT, inoltre il conducente e il passeggero possono ascoltare musica e rispondere alle chiamate con l’auricolare connesso tramite Bluetooth. Attraverso l’app Garmin Motorize è possibile disporre di un sistema di navigazione completo a pieno schermo.
Tanta elettronica non poteva mancare anche sotto il profilo delle sospensioni, con telaio e forcellone in alluminio. Le sospensioni sono elettroniche semi-attive KABS (KYB Actimatic Damper System). L’IMU a 6 assi monitora i vari sensori e regola automaticamente le forze di smorzamento tramite il gruppo idraulico (HU) e il gruppo di controllo delle sospensioni (SCU), il sistema può essere impostato in modalità Sport e Comfort. Il freno a disco posteriore è stato maggiorato del 9% ora ha un diametro di 267 millimetri. Le modalità D-Mode (mappe motore) che il conducente può impostare sono quattro: Sport, Street, Rain o Custom. Il tutto è integrato con il controllo di trazione e dell’impennata e al freno idraulico delle sospensioni elettroniche, per garantire una maggiore capacità di controllo in diverse situazioni di guida. La sella è regolabile in altezza, è stata migliorata nell’imbottitura e ridisegnata per un maggiore comfort. L’impianto luci della Tracer 9 GT+ sono full LED e non mancano i fari adattivi di casa Yamaha. Quando la moto viaggia a 5 km/h o più velocemente e l’angolo di inclinazione supera i 7 gradi, i fari adattivi illuminano automaticamente l’interno della curva, sia con un fascio luminoso basso che alto. Completano il quadro delle dotazioni della nuova Tracer l’ampio plexi regolabile, le manopole riscattabili su 10 livelli, le borse laterali rigide, mentre tra gli accessori c’è la sella riscaldabile, impostabile su 10 livelli.
Appena saliti in sella cominciamo a prendere dimestichezza con la strumentazione e con tutta la tecnologia che questo modello mette a disposizione dell’utente. La strumentazione si può personalizzare su tre “temi” grafici diversi di visualizzazione. Tramite il joystick sul blocchetto sinistro del manubrio risulta abbastanza intuitivo districarsi tra tutti i settaggi preimpostati o quelli personalizzabili nella mappa custom. Mettiamo in moto e partiamo, ci attendono 220 chilometri di curve nella regione di Oliena in provincia di Nuoro. Guidare con il tre cilindri CP3 di Yamaha è sempre un gran piacere, poi con l’ausilio del cambio elettronico, molto preciso e morbido negli innesti ma altrettanto in scalata, (quest’ultimo è arrivato alla terza generazione) contribuisce parecchio ad aumentare il piacere di guida, grazie anche a una posizione in sella davvero confortevole. La tracer è una Touring “divora chilometri”, affatica poco ma diverte molto, la fluidità del suo propulsore rende la guida facile e intuitiva, con la mappatura street le riaperture del gas in tutti i frangenti sono sempre piacevolmente fluide. Quando cominciano le curve in successione nel bel mezzo di scenari mozzafiato (se non siete mai andati in Sardegna in moto mettetelo in agenda tra le cose principali da fare) la Tracer si dimostra subito reattiva e agile, perché i suoi 220 chilogrammi non si percepiscono minimamente. Ma parliamo anche “dell’anima più sportiva” della moto, con la mappa sport le riaperture del gas sono ancora più dirette e grintose, priva adesso dell’effetto on-off su questa modalità, piccolo difetto che avevamo invece constatato sul vecchio modello, cambia naturalmente anche il setting delle sospensioni (più sostenute) abbinate a questa mappatura. L’avantreno è granitico sul veloce, preciso in percorrenza di curva, altrettanto nelle frenate (l’impianto frenante è potente e rassicurante) più decise in inserimento di curva. Il cambio elettronico quando si guida a ritmo sostenuto esalta ancora di più le prestazioni della nuova Tracer perché il suo funzionamento è impeccabile. Per intenderci la nuova Tracer nei percorsi misto-veloci è in grado di confrontarsi per prestazioni con naked sportive blasonate. Abbiamo potuto saggiare in un tratto di strada a scorrimento veloce il Cruise Control Adattivo che funziona molto bene perché si adatta alle condizioni del traffico che ti precede in modo automatico senza toccare l’acceleratore, rilassante, confortevole e sicuro! Con le numerose funzionalità e miglioramenti rispetto alla già validissima GT base, la nuova Tracer9 GT+ è sicuramente un’opzione da prendere in considerazione per i motociclisti che cercano un’esperienza di guida di alta qualità.
Motore | 3 cilindri CP3, 4 tempi, 4 valvole raffreddato a liquido, Euro 5 |
Cilindrata | 890 cc |
Potenza max | 87,5 kW/119 CV a 10.000 giri/min. |
Coppia max | 93 Nm a 7.000 giri/min. |
Sospensione anteriore | Sospensioni elettroniche semiattive. Forcella telescopica, regolabile |
Sospensione posteriore | Mono regolabile nel precarico |
Freno anteriore | Doppio disco da 298 mm |
Freno posteriore | Disco singolo da 267 mm |
Pneumatici | Anteriore 120/70Z R17 | Posteriore 180/55Z R17 |
Peso | 220 kg |
Capacità serbatoio | 19 litri |
Altezza sella | 820 mm |
Prezzo, colori e disponibilità | A partire da 17'190 franchi nei colori, Power Grey e Icon Performance. Disponibile da giugno |