BMW 840d Gran Coupé: per viaggiare e per guidare

Una sottile linea di aggiornamento investe la già eccellente quanto ricercata Serie 8, declinata in tre varianti di carrozzeria ma con la superba berlina-coupé a racchiudere il meglio del modello per versatilità e completezza di intenti, accanto alle pur "nobili" ma più specialistiche coupé e convertibile entrambe a due sole porte. Ridotti gli interventi, sia in chiave di design che di aggiornamenti interni, seppur sufficienti a conferire rinnovata freschezza al modello. Esternamente spiccano così i ritocchi apportati al frontale, mascherina inclusa – ma senza stravolgimenti nel disegno del classico doppio rene, confinato nella zona superiore del fascione paracolpi – nonché alle appendici aerodinamiche nella zona inferiore della vettura, cui si aggiunge il taglio incisivo garantito dal pacchetto sportivo M fornito di serie. Restano irrinunciabili i cristalli delle portiere privi di cornice, soluzione tipicamente coupé che dona un ulteriore tocco di ricercatezza a questa berlina affusolata lunga oltre cinque metri.

Sotto il cofano della "nostra" 840d di prova ritroviamo la pregevole motorizzazione tre litri a gasolio: unità raffinata e pienamente in sintonia con l’anima lussuosa di questo modello, non certo un ripiego rispetto ad altre soluzioni a benzina. Anzi. Appena ritoccato nei valori di erogazione, con un lieve guadagno in termini di potenza e coppia – cui si somma la soluzione ibrida leggera data dal motorino di avviamento-generatore a 48V –, questo propulsore si distingue infatti per un’anima sportiva e dinamica, apprezzabile già a partire dalla caratteristica sonorità di funzionamento. Sia al minimo, sia in marcia, la rombosità è soffusa ma avvertibile, trasmettendo il tipico ronzio pieno e rotondissimo che distingue il funzionamento così equilibrato e raffinato garantito dal frazionamento con sei cilindri in linea. La spinta è evidente, corposa e capace già dai regimi più bassi, nonostante la massa generosa della vettura, mentre all’estremità della curva di erogazione si apprezza la qualità unica di allungo di questa unità. Capace di affrontare i 5’000 giri di regime con slancio e generosità: dote che in fondo non serve per andare più rapidamente, ma che permette di "sconfinare" fuori dalla finestra di miglior rendimento conservando piacevolezza e dinamismo quando ad esempio si sfrutta la guida comandando manualmente la trasmissione automatica.

Quest’ultima conserva precisione e grande reattività come di consueto, seppur con una rapidità nei passaggi marcia appena un velo meno diretta di quanto ci si aspetti. Forse incide in questo frangente l’implementazione dello stesso sistema ibrido leggero, che a dire il vero nelle fermate e ripartenze più concentrate e nervose del traffico mostra un velo di fiato corto nell’assicurare il riavvio immediato del motore dopo il fermo. Un dettaglio che si nota nel contesto di notevole raffinatezza complessiva di questa sontuosa 840d. Docile, silenziosissima e perfettamente isolata dalle perturbazioni dell’asfalto – lasciando al contempo però sempre ben percepire la natura del fondo stradale sul quale ci si muove –, al tempo stesso capace di trasformarsi in sportiva di rango non solo nei tratti veloci ma anche tra le curve in successione di raggio più marcato.

Dove ingombri e massa generosi vanno comunque tenuti in conto, ma potendo contare su ritmo, precisione e "sveltezza" nei cambi di direzione che risultano sorprendenti in relazione proprio alla sua natura di berlina di gamma superiore. Col contributo decisivo di sterzata integrale, assetto "piatto", sterzata precisa e diretta e trazione integrale xDrive che modula la spinta verso il retrotreno in uscita di curva. Lo stesso scatto da fermo è notevole, mentre la richiesta di carburante è del tutto ragionevole scendendo in media leggermente al di sotto dei 7 l/100 km su percorsi misti di varia natura. L’accoglienza di bordo si conferma una volta di più tecnologica ma al tempo stesso sontuosa per qualità, spazio e raffinatezza d’insieme, evidente anche nei dettagli e nelle finiture.

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